CULTURA
Lotta alla mafia, politica e legalità: l’ex magistrato Giuseppe Ayala incontra gli studenti di Benevento
Ascolta la lettura dell'articolo
“Troppe coincidenze. Mafia, politica, apparati deviati, giustizia, relazioni pericolose e occasioni perdute”. Parte da qui, dal saggio del giudice Giuseppe Ayala – noto a tutti per essere stato negli anni ’80 al fianco di Giovanni Falcone nel pool antimafia che operava nella procura di Palermo – la rilettura delle vicende storiche del complesso periodo che ha contraddistinto il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica e le stragi di Capaci e di Via D’Amelio dei primi anni ’90.
L’ex magistrato ha incontrato gli studenti delle scuole sannite nel corso di un incontro-dibattito promosso dall’Università degli Studi “Giustino Fortunato” di Benevento.
Dagli anni ’90 alla cronaca contemporanea. Il saggio di Ayala si estende lungo un arco temporale di oltre vent’anni, che porta a riflettere sull’attuale “pax mafiosa” che potrebbe far credere che le criminalità organizzate siano morte.
La vitalità delle organizzazioni mafiose, invece, oggi si realizza attraverso schemi consolidati nel tempo. Le recenti operazioni delle forze dell’ordine, anche nel Sannio, dimostrano come i clan continuino ad intrattenere rapporti con Enti pubblici.
Rapporti fisiologici che hanno contribuito alla creazione, nell’immaginario collettivo, della figura del politico corrotto. “Non è sempre questo lo scenario”, ha commentato l’ex magistrato.
A distanza di 22 anni dalla morte di Falcone e Borsellino cosa resta della loro lezione? Ayala non ha dubbi: “Resta tutto. Grazie a loro viviamo un paese migliore”.