CRONACA
Sant’Agata dei Goti, arrestato un esponente del clan Saturnino. Era soprannominato “il cinese”

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Nel tardo pomeriggio i Carabinieri della Stazione di Sant’Agata de’ Goti hanno dato esecuzione all’Ordine per la Carcerazione emesso nella mattinata dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Corte di appello di Napoli nei confronti di Vittorio Saturnino, classe 1956, elemento apicale dell’omonimo sodalizio criminoso, operante nell’area saticulana e nella valle caudina, meglio noto come “il cinese”.
L’uomo dovrà scontare un residuo di pena, pari ad 1anno, 10mesi e 14giorni, in quanto riconosciuto responsabile e condannato definitivamente per i reati di estorsione e lesioni personali in concorso, aggravati dal metodo mafioso, nonché violazione del regime di pubblica sicurezza della sorveglianza speciale.
Nell’autunno del 2006, infatti, il Saturnino in concorso con altri tre affiliati strinse nella morsa il titolare di una struttura ricettiva – ubicata nella stessa Sant’Agata de’ Goti – dal quale pretese denaro e base logistica per i suoi affari, in cambio di protezione: il tutto con minacce, violenze fisiche ed intimidazioni connesse all’esistenza della sua organizzazione.
Dopo alcuni episodi, però, la vittima trovò il coraggio di denunciare e si rivolse ai Militari del posto che avviarono un’immediata ed efficace attività investigativa, conclusasi con il deferimento dei responsabili, l’emissione di misure cautelari restrittive in loro danno e, successivamente, le condanne.
Esperiti tutti i gradi di giudizio (ultimo il rigetto del ricorso in Cassazione) e sottratto il tempo già trascorso in custodia cautelare (4anni, 9mesi e 16giorni), il cinese è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Benevento-Capodimonte, dove sconterà un anno, 10mesi e 19 giorni di ulteriore detenzione.