ECONOMIA
Dinamica imprenditoriale, Campania meglio della media nazionale. Nel I trimestre 2014 il Sannio perde 356 aziende

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La dinamica imprenditoriale nel 1° trimestre del 2014 in Campania è stata meno negativa che nel resto d’Italia. Il tasso di crescita si è attestato al – 0,34% rispetto alla media nazionale del -0,40%.
In riferimento alle altre regioni dell’Obiettivo Convergenza solo la Sicilia ha fatto meglio con un -0,22%. I dati – segnalati dal Centro Studi Ance Salerno – emergono dalla rilevazione trimestrale condotta per Unioncamere da InfoCamere e disponibile all’indirizzo www.infocamere.it.
Se si entra nel dettaglio delle singole province della Campania, si osserva una netta “frattura” tra le province di Benevento, Avellino e Salerno che in termini di percentuali negative sono al di sopra del tasso regionale, e le province di Napoli e Caserta che sono abbondantemente al di sotto.
La Campania – pur passando dal -0,08% del pari periodo 2013 al -0,34% del primo trimestre 2014 – si mantiene sotto la soglia di decrescita rilevata in media sul territorio nazionale. Con 10.811 iscrizioni e 12.713 cessazioni perde 1.902 imprese.
La provincia che in termini assoluti accusa il maggior numero di cessazioni è quella di Salerno: mancano all’appello 618 aziende (2.514 iscrizioni/3.132 cessazioni). Sempre in termini assoluti la provincia di Benevento perde 356 imprese (628 iscrizioni/984 cessazioni); la provincia di Avellino è in calo di 308 aziende (769 iscrizioni/1.077 cessazioni).
La provincia di Caserta contiene meglio degli altri territori le perdite: -150 imprese (1992 iscrizioni/2.142 cessazioni). La provincia di Napoli segnala -470 aziende (4.908 iscrizioni/5.378 cessazioni).