Sindacati
Servizio 118, Taddeo (Cgil) segnala inadempienze sull’applicazione del contratto di lavoro della Misericordia

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Il segretario della Cgil FP Sanità Privata di Benevento ha scritto alla Confraternita della Misericordia, all’Asl di Benevento e al prefetto Blasco per segnalare inadempienze alle norme del contratto di lavoro, in merito soprattutto ad improvvisi spostamenti che riguardano in particolare il personale infermieristico, dislocato per brevi lassi di tempo in sedi diverse da quelle di appartenenza.
“Nel CCNL Misericordie (artt. 18 e 54) – aggiunge il sindacato – si stabilisce che: “…L’istituto della mobilità che comporta l’utilizzazione anche temporanea del personale in strutture di pertinenza dell’Organizzazione in strutture diverse dalla sede di assegnazione, sarà utilizzato dall’Organizzazione stessa in relazione alle esigenze di servizio, nel rispetto dell’art. 13 della legge 20 maggio 1970, n. 300, secondo criteri concordati con le rappresentanze sindacali.”
Non essendo rispettato tale dettato normativo si configura, pertanto, la condizione disciplinata all’ art. 54 dello stesso CCNL laddove si stabilisce che “Ai lavoratori comandati in servizio fuori sede, al di fuori dei casi previsti dall’art. 18 del presente c.c.n.l., in località distanti oltre 20 km spetta, oltre al riconoscimento del tempo di viaggio come orario di servizio, il rimborso a piè di lista delle spese sostenute entro i limiti prefissati dall’Organizzazione.
Le trasferte e le modalità del viaggio devono essere preventivamente concordate ed autorizzate; i lavoratori, per ottenerne il rimborso, sono tenuti alla presentazione delle ricevute delle spese sostenute. Il trattamento economico spettante ai lavoratori in servizio fuori sede, ai sensi del presente articolo, non potrà in ogni caso essere riconosciuto per trasferte inferiori alle quattro ore.”
A questo va aggiunto – conclude Pompeo Taddeo – che più volte le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro con il datore di lavoro, al fine di discutere delle problematiche inerenti l’ organizzazione del lavoro. A tutt’oggi tali richieste sono rimaste inevase, a fronte, invece, di un modus operandi del tutto arbitrario svolto al di fuori del contesto normativo, per mano di responsabili del servizio di cui si ignora persino l’ identità”.