Comune di Benevento
Abolizione porta a porta nelle contrade, Lonardo (Asia) risponde a Trusio
Ascolta la lettura dell'articolo
Lucio Lonardo, presidente dell’Asia di Benevento, ha inviato una nota di risposta all’interrogazione presentata da Luigi Trusio, capogruppo dei Popolari-Udeur a Palazzo Mosti, al sindaco Pepe e al presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Izzo, in merito alla questione rifiuti e all’eliminazione del porta a porta nelle contrade cittadine.
“Trusio si chiede come mai, – scrive Lonardo – pur essendo in attivo di bilancio, l’Azienda non sia in grado di reperire i fondi per allargare il sistema porta a porta anche alle contrade sin qui esenti. E’ presto detto: per allargare a tutte e 108 le contrade il porta a porta, in primis 600.000 euro di attivo non sono sufficienti dovendo acquistarsi minicostipatori e quargo da aggiungere a quelli attualmente in servizio, in secundis bisognerebbe completare la pianta organica, attualmente carente per 54 unità, con assunzioni a tempo determinato o indeterminato cosa che le attuali normative della spending review categoricamente vietano per il noto patto di stabilità che il Comune è tenuto ad osservare.
Tra l’altro percorrere di notte una viabilità ormai alla frutta, fatta di strade interpoderali, tratturi, con solo ipotesi di asfalto rappresenta un pericolo per uomini e mezzi: ne abbiamo già raccolti 2 in una scarpata con immaginabili insostenibili costi di riparazione. Sarebbe un piano tra l’altro antieconomico perché bisogna comunque assicurare il servizio quotidiano ma per portare a casa solo una misera busta settimanale di multi materiale perché l’umido spesso segue la strada del compost fai da te, il vetro viene conservato per attività artigianali di vinificazione o confetture, carta e cartone seguono la via della combustione nei camini o stufe.
Tra l’altro i cassonetti stradali sono divenuti delle discariche abusive ove è assente, come rifiuto, solo la differenziata : il costo per ogni rimozione sfiora i 30.000 euro. Alla domanda come regolarsi per chi non ha compatibilità lavorativa con gli orari di conferimento o le pertinenze necessarie all’accantonamento dei rifiuti rispondo che sono problemi comuni anche ai “centristi” con l’osservanza dei tempi di esposizione del rifiuto per il porta a porta e con il dover fare i conti con l’assenza di pertinenze ben più gravi che in periferia dove la maggior parte sono ex masserie con un minimo di giardino o di spazio intorno al caseggiato massimo trifamiliare.
Inoltre è consentito, grazie alla tessera magnetica, l’accesso anche ad altre isole ecologiche di pertinenza di altre contrade, atteso che a volte le distanze sono irrisorie. Un servizio ad personam del conferimento del rifiuto magari con l’operatore ecologico “ badante” non è nelle possibilità economiche di questa Città : dirò di più che con questo sistema sarà facile individuare non solo gli evasori totali TARES (non è giusto che i cittadini virtuosi paghino anche per gli evasori), ma anche chi è un inzivados in pectore visto che il suo conferimento non è registrato in alcuna delle isole presenti sul territorio.
Quanto alle scelte sulle modalità e la consistenza delle riduzioni sulla TARES, questo sì che è un problema politico che, esulando dalle nostre competenze, sarà sicuramente oggetto di confronto nella sede opportuna ovvero il Consiglio Comunale. Tutto quanto da me asserito è contenuto negli studi di fattibilità ed in altra documentazione che, more solito, è a disposizione degli amici consiglieri indipendentemente dalle appartenenze partitiche.”