CRONACA
“Le Iene” tornano a Limatola per parlare con il parroco don Giuseppe. Momenti di tensione con un parrocchiano

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Momenti di tensione questa sera a Limatola, in provincia di Benevento. La troupe de “Le Iene”, il famoso programma televisivo di Italia 1, è tornata nel Sannio per parlare nuovamente con don Giuseppe Giuliano, parroco del piccolo centro sannita, accusato nei mesi scorsi di essere un “prete businessman”.
Secondo quando riferiscono i carabinieri della Compagnia di Montesarchio, informati dei fatti e intervenuti sul posto insieme con una volante della Polizia del Commissariato di Telese Terme, sarebbe avvenuta una violenta discussione tra un parrocchiano e il giornalista partenopeo Giulio Golia.
Dalle prime informazioni raccolte, sembrerebbe che Golia e il suo cameraman avrebbero cercato di entrare nelle sale parrocchiali per incontrare il sacerdote. Al rifiuto del prelato e dopo l’invito ad uscire dalle stanze, sarebbe nata la discussione con un residente.
La notizia ha fatto subito il giro del paese, radunando in via San Biagio tanti cittadini e curiosi.
Come si ricorderà, il 50enne don Giuseppe Giuliano – parroco della Chiesa di San Biagio Vescovo Martire – era stato descritto dalla trasmissione televisiva come un prete d’affari. Un ministro di Dio che, nella sua piccola comunità, aveva creato un vero e proprio business.
L’ACCUSA – Supportata da testimonianze anonime raccolte con una telecamera nascosta e dichiarazioni di un concittadino, il sacerdote avrebbe affittato – anche a prezzi esorbitanti – appartamenti e negozi in nero minacciando lo sfratto per gli inquilini morosi o arrivando addirittura a staccare la corrente.
Non solo: avrebbe chiesto fino a 500 euro per suonare le campane della sua chiesa ai matrimoni e si sarebbe allacciato abusivamente per oltre sei anni ad un lampione pubblico per risparmiare la corrente elettrica in tutti gli impianti della parrocchia. Insomma, un quadro dalle tinte davvero fosche: dal servizio della trasmissione Mediaset, infatti, ne usciva fuori un personaggio violento, che ha avuto scontri fisici in almeno due occasioni, un uomo che ama i lussi, che vive in una villa e con la passione per le auto d’epoca.
All’indomani del servizio, mandato in onda a fine novembre 2013 senza rivelare il luogo dell’accaduto e l’identità del “protagonista”, tante sono state le polemiche al punto che l’accusato ha deciso di uscire allo scoperto per ribadire ancora una volta la sua innocenza, dopo aver già risposto ai microfoni di Golia. Le precisazioni e le spiegazioni a sua difesa arrivarono nei giorni seguenti attraverso alcuni post pubblicati sulla sua bacheca di Facebook.