Comune di Benevento
Palazzo Mosti, l’opposizione contro Pepe: “La conferenza dei capigruppo non è organo di ratifica per le sue decisioni”

Ascolta la lettura dell'articolo
“Questa mattina, in conferenza dei capigruppo, la maggioranza ha mandato in scena l’ennesima sceneggiata debitamente orchestrata dal sindaco Fausto Pepe. Il sipario si è aperto con una convocazione telefonica dei capigruppo alle ore 10 per le 11.30, dopo che sugli organi stampa il sindaco aveva già comunicato il giorno in cui si sarebbe svolto il Consiglio per la Ricapitalizzazione dell’Amts e l’approvazione del Piano Industriale”.
A scriverlo in una nota sono i consiglieri di opposizione a Palazzo Mosti.
“Visto e considerato – aggiungono nel comunicato – che il sindaco decide per tutti in barba ad ogni principio sancito dalla democrazia e ad ogni tipo di regolamento, a che serve convocare i consiglieri di opposizione? Ma a questo punto, a che servono i consiglieri di maggioranza? A che serve il presidente del Consiglio? Il regolamento del Comune parla chiaro al riguardo: la conferenza dei capigruppo deve essere convocata formalmente a mezzo messi e inoltre deve avere una sua specifica autonomia nella convocazione della Civica Assise e nella individuazione delle date.
Non può essere ridotta dal sindaco – aggiunge – ad organo di ratifica delle sue scelte, tra l’altro già rese pubbliche ancor prima che il presidente provvedesse a convocarla.
Non gli consentiremo mai di farci prendere per i fondelli, questa è una prerogativa che lasciamo ai consiglieri di maggioranza, evidentemente adusi a dire sempre “signor sì” senza batter ciglio. Come se non bastasse, nonostante lo avessimo chiesto al presidente Izzo, non ci è stato fornito alcun carteggio che sottolineasse la necessità di convocare il Consiglio entro il 30 dicembre.
Una accelerazione che ci induce a pensare a promesse elettorali da mantenere e non già alla questione Amts come ad un problema di prioritaria importanza da risolvere. E ancora come si pretende che un Piano Industriale che la Segesta ha impiegato 7 mesi ad approntare, possa essere valutato dai consiglieri in appena un paio di giorni?
Dulcis in fundo, ad ulteriore conferma che fosse tutto già scritto e che la conferenza capigruppo di oggi non fosse altro che una rappresentazione teatrale, – sottolinea l’opposizione – Fausto Pepe aveva già pubblicamente sbandierato l’esistenza del parere favorevole dei Revisori dei Conti, quando invece nella stessa conferenza e poi anche per bocca dei Revisori stessi, abbiamo appreso che questi ultimi, alle 13.30 di oggi, ancora non si riunivano per esaminare la documentazione. Allora delle due l’una: o Fausto Pepe fa il veggente ed è capace di leggere il futuro, oppure i Revisori sono allineati a tal punto da essere dei meri esecutori delle volontà del primo cittadino.
Ovviamente, come da copione, tra i punti all’Ordine del Giorno del Consiglio di lunedì 30, nonostante ci fossero state date precise garanzie dal presidente Izzo, non è stata neppure inserita la discussione (chiesta dall’opposizione) sui lavori dello scolmatore di via Napoli.
La solita solfa e le ormai patetiche giustificazioni del presidente dell’assise, sempre più in difficoltà per responsabilità non sue (ma in tutto ciò continua a subire in silenzio), non reggono più.
Siamo infatti ancora in attesa della proposta di delibera per l’housing di San Clementina e della calendarizzazione delle oltre dieci richieste di Consiglio comunale protocollate per “ComuneMente”, tutte puntualmente disattese in palese violazione del diritto al confronto, un confronto che questa maggioranza ormai rifugge sistematicamente pretendendo di portare in Consiglio solo ciò che fa comodo al primo cittadino.
Quelli che per qualcuno sono argomenti “scomodi”, – conclude la minoranza – per l’opposizione sono passaggi fondamentali per la sopravvivenza della comunità, vittima sacrificale dell’arroganza del potere e della sciatteria amministrativa di uomini sull’orlo del baratro”.