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Tpl, Salsano (Filt Cgil): “La qualità del servizio non migliora con privatizzazione”

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“E’ illusorio pensare che per migliorare la qualità del servizio pubblico locale di trasporto sia necessario privatizzare o liberalizzare, così come chiedono l’Assessore Regionale ai Trasporti Vetrella e qualche sindacato”. Lo scrive in una nota Mario Salsano, segretario generale Filt Cgil Campania.
“E’, invece, necessario – aggiunge Salsano – un grande progetto industriale per eliminare la frammentazione e l’inefficienza delle Aziende (139 aziende di trasporto locale, di cui circa 90 sotto i 10 dipendenti), per offrire servizi di qualità, rilanciare l’industria dei bus e del materiale rotabile.
In Lombardia, in Emilia Romagna, in gran parte d’Europa, il settore del T.P.L. si sta riorganizzando,con la nascita di grandi gruppi che svolgono servizi su ferro e su gomma, per fare economie di scala, integrazione dei servizi, con la possibilità di effettuare maggiori investimenti.
Effettuare le gare pubbliche per l’affidamento dei servizi minimi nel contesto attuale – conclude nella nota – sarebbe una scelta scellerata per i seguenti motivi: perché significherebbe svendere le partecipate pubbliche attualmente impossibilitate a competere e un grande affare per i privati, con i rischi legati all’infiltrazione camorristica, unica organizzazione in grado di avere enorme liquidità; perché senza regole e norme a tutela dei lavoratori che risulteranno in esubero l’impatto sull’occupazione sarebbe devastante; non ci sarebbe nessuna garanzia di miglioramento della qualità dei servizi perché i privati sarebbero interessati solo alle tratte più renumerative, con il rischio di ulteriore emarginazione dei territori più deboli e con scarsa domanda”.