POLITICA
D’Aronzo (Psi): “Le dimissioni di Abbate? Sintomo di un malessere diffuso nelle fila della maggioranza”

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“Tutti i nodi stanno venendo al pettine, non basta adesso esercitarsi in una ricomposizione della giunta, perché le dimissioni di Abbate e quelle di Scarinzi se confermate, assumono aspetti di natura politica. Entrambi gli assessori hanno fatto sapere che vogliono andar via soprattutto perché non riescono a far diventare azioni concrete quanto da loro elaborato e avviato, ma anche perché è mancato il cambio di passo della Giunta, dopo che qualche mese fa il sindaco ha licenziato tre assessori sostituendoli con dei nuovi”.
Lo scrive in una nota Giovanni D’Aronzo, esponente del Partito Socialista Italiano.
“Eppure – aggiunge D’Aronzo – provengono dallo stesso partito del Sindaco, il PD. Si tratta di posizioni isolate oppure di una posizione del partito del PD? Quindi, così, come ampiamente commentato dallo stesso Abbate, le divergenze sono di natura gestionale, programmatiche e politiche.
Lo stesso partito, il PD, che aveva ampiamente assicurato la cittadinanza fin dal giorno dopo la riconferma a Palazzo Mosti, che questo quinquennio si doveva contraddistinguere attraverso un percorso di buon governo, rivolte a politiche rigenerative per la città, con maggiore attenzione al sociale, alla creazione di sviluppo e crescita, occupazione per la nostra comunità.
Come spiegheranno ai cittadini queste ulteriori dimissioni? Si può pensare che basti qualche riunione riservata di partito per spiegare quanto succede a Palazzo Mosti? Questi sono i temi del fallimento di questa amministrazione, ferma ed ancorata al palo.
Un’amministrazione lontana dalle reali esigenze della città, incapace di interpretare i reali bisogni della città, incapace di risolvere finanche i problemi legati alla quotidianità, una città carente nei servizi ai cittadini, un commercio in ginocchio oltre a le tante vertenze che si aprono quotidianamente.
Ora oltre alle incapacità amministrative ampiamente dimostrate – continua – si aggiungono anche se a corrente alternata quelle di esponenti della stessa maggioranza. Il Sindaco attraverso simili azioni risulta essere sempre più solo, criticato anche dagli stessi uomini che egli stesso ha nominato.
Dispiace persino, vedere un uomo così energico, tenace, come il Sindaco, affiancato nei momenti di gloria da schiere di persone disponibili a tutto, e oggi, chiamato a svolgere il ruolo come l’ultimo dei samurai a difesa di un palazzo, Palazzo Mosti.
Abbate e Scarinzi – prosegue nel comunicato l’esponente Psi – sollevano problematiche molto serie, per certi aspetti inquietanti, mettendo a nudo la pessima gestione fin qui portata avanti. Aspetti già noti sia ai partiti che anche ai comuni cittadini. Non basta adesso affannarsi alla ricerca di rimpasti, anche se siamo nel periodo ideale, ma è il momento che tutti senza distinzioni recitino il mea culpa e si prenda in considerazione di percorrere l’unica strada percorribile. Le urne.
A nulla – conclude D’Aronzo – è valso l’ultimo cambio in giunta solo qualche mese fa, eletti dal popolo furono sostituiti con tecnici esterni, anche in quella circostanza le giustificazioni di tale agire, furono attribuite alla volontà di voler dare una nuova spinta ad un organismo ripiegato su stesso”.