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CRONACA

Sant’Agata dei Goti: 29enne segregata e ridotta in schiavitù in un appartamento. In manette due rumeni

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Avrebbero ridotto in schiavitù una giovane connazionale di 29 anni. Per questo motivo i carabinieri della stazione di Solopaca, unitamente a quelli del Nucleo Operativo della Compagnia di Cerreto Sannita, hanno arrestato nella notte un uomo e una donna di 40 e 37 anni, di origine rumena.

L’operazione ha avuto inizio in seguito ad una telefonata pervenuta da una connazionale amica della vittima che ha segnalato al 112 gli abusi costretti a subire dalla 29enne da parte dei due aguzzini. Gli arrestati, infatti, avevano prima tentato di farla prostituire e dopo costretta a lavorare, contro la sua volontà per loro conto, come badante presso una famiglia residente a Solopaca.

Immediatamente la centrale operativa della Compagnia di Cerreto Sannita, ricevuta la segnalazione da fuori regione, ha allertato subito la Stazione di Solopaca e gli accertamenti tempestivamente condotti hanno permesso subito di rintracciare la giovane donna presso una famiglia del centro dove stava svolgendo l’attività di badante da un solo giorno.

Una volta in caserma, la giovane ha denunciato di essere stata attirata in Italia dai due connazionali con tante belle promesse, ma appena giunta – circa 10 giorni prima – la coppia l’aveva tenuta segregata in un appartamento di Sant’Agata dei Goti.

Qui, dopo averla privata dei documenti d’identità e del telefono cellulare, allo scopo d’impedirgli qualsiasi forma di contatto con l’esterno, l’hanno prima spinta a prostituirsi – con violenze, minacce e vessazioni di ogni genere – e dopo costretta a lavorare come badante.

In pratica i due esercitavano sulla vittima una sorta di diritto di proprietà sfruttando le condizioni di assoggettamento e stato di necessità della donna che era privata anche della libertà personale perché veniva rinchiusa in una stanza quando i suoi connazionali uscivano di casa.

Raccolta la denuncia i militari si sono recati a Sant’Agata dei Goti dove, nonostante i pochi elementi forniti, hanno individuato l’appartamento, occupato dalla coppia di rumeni, dove era stata tenuta la giovane donna. Nel corso della perquisizione domiciliare i militari hanno rinvenuto i documenti d’identità e il telefono cellulare della vittima.

I due rumeni sono stati accompagnati in caserma e dopo le formalità di rito, su concorde parere dell’Autorità Giudiziaria, sono stati dichiarati in arresto per riduzione in schiavitù e tradotti presso la Casa Circondariale di Benevento. I carabinieri hanno restituito i documenti d’identità e telefono cellulare alla vittima trovandogli anche una adeguata sistemazione alloggiativa.

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