Sindacati
Forestali senza stipendi, la Fai Cisl chiede incontro urgente in Prefettura: “Lavoratori disperati”

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Un incontro di tutte le parti interessate presso la sede della Prefettura per porre fine alla tormentata situazione dei lavoratori forestali. E’ la richiesta urgente avanzata dalla Fai Cisl, con l’obiettivo di “intraprendere le idonee e giuste iniziative per uscire da questo stallo pericoloso”.
L’incontro, si rende necessario, in quanto il sindacato è “preoccupato dalla situazione che potrebbe degenerare”. Siamo convinti – scrive – che il silenzio dei lavoratori forestali, da mesi senza stipendio e senza futuro, non può essere sottovalutato”.
Le difficoltà legate alla mancata corresponsione delle spettanze maturate ai dipendenti – aggiunge nella lettera inviata alla stampa e alle istituzioni competenti – sono aumentate e si vanno sempre più consolidando, e, sperando di sbagliare, le prospettive sono del tutto negative per i prossimi mesi e quindi, anche in prossimità del Santo Natale, si rischia che i lavoratori non percepiranno nulla.
Abbiamo, come sindacato, messo in evidenza come tra i lavoratori serpeggi forte malcontento, esasperazione, disperazione, che possono sfociare anche in atti eclatanti privi di controllo.
Tutto questo impone a tutti i soggetti in indirizzo di confrontarsi su proposte serie, reali, fattive, che possano accogliere e rendere effettive le richieste dei lavoratori forestali, partendo proprio dal mantenere gli impegni assunti a livello regionale.
Le istituzioni preposte devono dare una svolta definitiva ad un settore primario per la tutela del territorio, oppure avere il coraggio di dichiarare apertamente che tale settore non è più indispensabile per il territorio sannita accantonando definitivamente quelle politica ambientale che sempre è stata posta all’interno dell’agenda politica.
La cura del territorio è affidata, come tutti ornai sappiamo, a situazioni contingenti che si verificano con una ciclicità matematica (estate-incendi; inverno-frane) tale da provocare, purtroppo, anche vittime. Eppure dopo eventi nefasti parliamo di “prevenzione”. Ma la domanda è d’obbligo: quale prevenzione senza gli operai forestali?”.