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CULTURA

“Inchiostro da gustare”: la formazione e l’eccellenza nell’agrogastronomia

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1 convegno da gustare ascoltando;10 workshop da gustare formando; 3 laboratori gastronomici da gustare imparando; 3 presentazione di libri da gustare sfogliando; 6 “luoghi del cuore” da gustare visitando; 9 case history da gustare assaggiando; 2 regioni e 7 città da gustare girando. Sono i numeri della prima edizione di “Inchiostro da gustare”, educational-formativo “agrogastronomico” che si svolgerà dal 27 al 29 settembre e dal 4 al 6 ottobre 2013 in Puglia.

Entrambe le sessioni prevedono un articolato programma d’incontri, convegni, workshop, tour gastronomici, case history e una articolata sezione editoriale. “Inchiostro da gustare” nasce da un’idea di Picchio Comunicazione, in collaborazione con Aforis-Impresa sociale, Ordine dei Giornalisti di Puglia, Slow Food e Comune di San Marco in Lamis. Si tratta di un percorso formativo e conoscitivo delle eccellenze e della qualità dei prodotti, realizzato a favore degli iscritti all’Ordine dei Giornalisti, ma anche dei rappresentanti degli uffici di comunicazione degli enti di promozione turistica, esperti in turismo gastronomico, studiosi in scienze enogastronomiche e alimentari, albergatori e ristoratori, studenti universitari e docenti istituti alberghieri e turistici.

Gli incontri e le lezioni saranno affidate ad esperti nel settore e qualificati rappresentanti dell’enogastronomia e agroalimentare nazionale, con la finalità di evidenziare le eccellenze “agrogastronomiche” ad un ampio pubblico e promuovere una sana alimentazione.

Perché un educational-formativo sull’agrogastronomia?
Per evidenziare che il mondo dell’enogastronomia non può esaurirsi in una serie di prodotti da gustare, ma rappresenta un sistema di tradizioni e di culture che rimandano alle diverse elaborazioni del cibo, delle bevande e, quindi, della loro produzione, secondo metodi naturali. Il cibo diventa non semplice prodotto naturale ma patrimonio culturale, capace cioè di rappresentare un territorio in tutti i suoi aspetti.

Quali gli obiettivi specifici?
a) Creare un’occasione di approfondimento delle qualità tipiche enogastronomiche e agrolimentari;
b) Promuovere la conoscenza di cultura e tradizioni popolari legate alla tutela e salvaguardia delle produzioni tipiche locali;
c) Realizzare opportunità di scambio d’informazioni a favore di una più ampia condivisione delle peculiarità, anche paesaggistiche, storiche e architettoniche. Fondamentale è “costruire” occasioni di valorizzazione delle risorse naturali e culturali, tutelare la genuinità e favorire la formazione di personale altamente qualificato.

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