POLITICA
Dal PMLI di Buonalbergo solidarietà agli occupanti di via Episcopio. Ecco il loro programma per il diritto alla casa

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Gli occupanti di via Episcopio e il Movimento di Lotta per la Casa di Benevento incassano anche l’appoggio e la solidarietà del Partito Marxista Leninista Italiano di Buonalbergo, che in una nota spiegano il loro programma di rivendicazioni per il diritto alla casa.
Nel primo punto si parla di “sostanzioso aumento dei finanziamenti pubblici destinati dal governo alla politica abitativa, almeno ai livelli esistenti nei principali paesi europei e comunque adeguato a rilanciare l’edilizia popolare e sostenere i senza tetto e le famiglie più bisognose”.
Non devono mancare inoltre “piani dei comuni mirati a soddisfare il fabbisogno abitativo attraverso il riuso e il risanamento di vecchi edifici, l’utilizzo delle case sfitte e la costruzione di nuove case popolari con fitti accessibili a tutti, immigrati e Rom compresi”.
In più, bisogna “smantellare i mostruosi casermoni nei quartieri-ghetto costruiti nelle periferie delle grandi metropoli (come a Napoli, Roma e altre città) e ricostruzione di un ambiente abitativo vivibile, attrezzato di servizi e dotato di verde pubblico”.
Questi gli altri punti elencati: “costringere, ricorrendo anche alla leva fiscale e alla requisizione, le banche, le società di assicurazioni e i grandi proprietari immobiliari ad affittare, come prima abitazione, le case di loro proprietà a fitti popolari. Contributi pubblici e agevolazioni fiscali per ristrutturare e ammodernare le vecchie abitazioni nei quartieri popolari per le famiglie a basso reddito e che possiedono una sola casa; finanziamenti pubblici e agevolazioni fiscali per dotare di garanzie antisismiche le vecchie case situate nelle zone soggette a terremoti. Forti agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa per le famiglie con un reddito medio-basso, le giovani coppie e i singoli, senza discriminazioni verso gli immigrati, le famiglie di fatto e le convivenze etero e omosessuali; diritto, anche per le famiglie di fatto, comprese le coppie omosessuali, lesbiche, transessuali, di accedere ai bandi di concorso per l’assegnazione delle case popolari. Abrogare la legge Zagatti 431 del 9 dicembre 1998 sulla liberalizzazione degli affitti; contributi economici da parte delle amministrazioni comunali per pagare l’affitto agli indigenti; divieto degli sfratti fino a che non sia offerta una adeguata abitazione alternativa, specie per le coppie di anziani soli e le famiglie a basso reddito; i comuni devono requisire le case sfitte da oltre un anno, i locali pubblici dismessi o inutilizzati e i palazzi nelle medesime condizioni da destinare, dopo i necessari lavori, alle famiglie sfrattate e senza casa; abolire l’Imu sulla prima casa non di lusso; istituire un’anagrafe nazionale, con sede centrale a Roma, dove si possano iscrivere coloro che non hanno più la residenza in alcun Comune; ogni comune ha l’obbligo di rilasciare loro il certificato di residenza.