Sindacati
Forestazione, salta l’incontro sulla legge di riordino. La Fai Cisl chiede un nuovo confronto con la Nugnes

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L’atteso incontro del 16 con le organizzazioni sindacali di categoria regionale della Campania con l’Assessore Nugnes per continuare il confronto sul riordino della legge sulla Forestazione in Campania è stato rinviato per impegni sopraggiunti dall’Assessore al ramo. A darne notizia è il segretario Fai Cisl IrpiniaSannio, Alfonso Iannace.
L’incontro – scrive Iannace – era molto atteso da migliaia di lavoratori forestali della Campania e del nostro Sannio, perché creava attese di speranza per ridare uno slancio positivo al settore della forestazione ormai da anni senza certezze.
Infatti, il dramma del settore forestazione che è ancora in attesa di adeguate risposte nonostante gli impegni profusi, ancora non pone in tranquillità gli addetti del settore.
I lavoratori, sono ancora senza stipendi, nonostante tutte le procedure avviate sia dalla Regione Campania, sia dagli EE.DD., emergono ancora le lente procedure “burocratiche” e “tecniche”, che non permettono di sbloccare/erogare i fondi, che darebbero una boccata di ossigeno ai lavoratori forestali, in modo tale da alleviare il tanto penare delle famiglie che sono da mesi senza stipendio.
Per queste motivazioni – aggiunge il sindacalista Fai Cisl – le federazioni di categoria, stante la situazione in stallo e incerta oltre che preoccupante, ha inviato una nota all’Assessore On. Daniela Nugnes, chiedendo di fissare subito una data per continuare la discussione sul riordino della legge sulla forestazione, oltre a fare il punto su tutta la tematica e verifica dei vari adempimenti concordati a suo tempo con le organizzazioni sindacali di categoria, compreso interventi mirati e necessari per rimuovere inerzie che compromettono l’accesso alle risorse finanziarie.
Come sempre la Fai Cisl – conclude Iannace – adotterà ogni azione affinché gli impegni siano rispettati, invitando tutti gli attori preposti, a essere pronti e di comune accordo a prendere le adeguate decisioni che necessitano per porre fine a questa “angosciosa” e “delicata” vertenza”.