Sindacati
Diritto allo studio, Delli Veneri attacca: “A Benevento regna il silenzio assoluto”

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Il segretario Flc Cgil di Benevento, Vincenzo Delli Veneri interviene in una nota sulla questione del diritto allo studio, tema, o meglio “difficoltà – sottolinea – che tanti atenei italiani, anche sedi più blasonate di quello sannita, stanno affrontando.
Ringrazio il prof. Filippo de Rossi– scrive il sindacalista, prossimo Rettore dell’Università degli studi del Sannio, unica voce che si è levata in risposta alla sollecitazione che la FLC CGIL ha inviato alla Dirigenza delle Istituzioni di Alta formazione beneventana. Scontato, però, che il nuovo Rettore potrà operare solo una volta assunta la carica. Basterà questo intervento per attirare l’attenzione di chi ancora oggi decide?
Ieri, – rimarca Delli Veneri – attraverso l’articolo di “Italia Oggi”, abbiamo letto tutti le varie modalità con cui tanti Atenei italiani hanno affrontato una difficoltà che attraversa tutto lo stivale, e vede coinvolte anche sedi più blasonate del nostro Ateneo. A Benevento silenzio assoluto. Consegna del silenzio per il Rettore ed il Direttore Generale dell’Ateneo, per il Direttore ed il Presidente del Conservatorio, per il Presidente della ADISU, ma anche silenzio dei partiti politici, e persino della Chiesa, che più direttamente conosce le difficoltà di tante famiglie del Sannio. E per gli studenti? In silenzio anche loro, con le loro rappresentanze!!!
Noi rilanciamo – aggiunge – chiedendo a tutti un intervento che va esteso anche alle scuole: troppi ragazzi in difficoltà anche per comprare il libri scolastici, per pagare un abbonamento ai trasporti pubblici. Deve forse intervenire il Prefetto rendendosi conto della gravità della crisi che la nostra provincia sta attraversando?
Non sappiamo se è questa la soluzione giusta, ma – conclude Delli Veneri – la sede della CGIL è pronta ad accogliere tutte le segnalazioni di famiglie in seria difficoltà nell’assicurare istruzione e formazione per i propri figli, garantendo l’anonimato, per dare a tutte le Istituzioni (Provincia, Comuni, Camera di commercio, Confindustria, associazioni, sindacato….) la misura del disagio che vive la nostra società e costringerle a non sottrarsi nell’affrontare e risolvere il problema con un intervento straordinario”.