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San Marco de’ Cavoti, i consiglieri Costanzo e Castello chiedono chhiarimenti sull’ex discarica di Ciavolano

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I consiglieri comunali di San Marco de’ Cavoti, Domenico Costanzo e Valentino Castello, chiedono chiarimenti al sindaco Franco Cocca e al responsabile dell’ufficio tecnico in merito all’ex discarica comunale di località “Ciavolano”.
“Di recente – scrivono – ci è giunta anche notizia di strani e intensi odori che spesso provengono dall’ex discarica comunale sita alla località “Ciavolano”.
Abbiamo cercato, per quanto possibile, di documentarci in merito, venendo a conoscenza che l’impianto in questione è stato chiuso circa 10 anni fa e che, nel frattempo, il Comune avrebbe dovuto provvedere alla bonifica del sito ed al suo monitoraggio continuo per evitare gravi conseguenze per la pubblica e privata salute.
Allo stato, – continuano Costanzo e Castello – l’obbligatoria bonifica ancora non è stata effettuata, né ci risultano interventi periodici (eliminazione di percolato ed altro) intesi alla sua tenuta in sicurezza.
Ci risulta invece che il Responsabile del Procedimento del “Prusst-Calidone”, con propria relazione datata 11.07.2003, di cui di seguito riportiamo i passi salienti, cosi comunicava:
«L’intervento “Bonifica discarica RSU Comune di San Marco dei Cavoti”, id 674, proposto dal Comune di San Marco dei Cavoti, è stato incluso nell’Accordo Quadro del PRUSST Calidone e da finanziare “a sportello” con la misura 1.8 del Complemento di Programmazione al POR Campania 2000-2006».
«Nell’allegato 3 all’Accordo Quadro – Cronogramma – il Comune di San Marco dei Cavoti ha indicato che la fase di redazione del progetto definitivo si sarebbe dovuta concludere entro il 25 febbraio 2003, la fase di redazione del progetto esecutivo entro il 27 marzo 2003 e la procedura per l’appalto dei lavori entro il 25 giugno 2003».
«Si ritiene opportuno evidenziare che il coordinamento del Prusst con le note n.1917 del 21 agosto 2002 e n.1972 del 10 settembre 2002 ha portato a conoscenza dei responsabili regionali della gestione dei fondi della misura 1.8 e del Sindaco di San Marco dei Cavoti sulle modalità di finanziamento dell’intervento individuato come ID 674. In particolare, con nota n. 1926 del 21 agosto 2002 veniva invitato il Comune di San Marco dei Cavoti al rispetto della tempistica indicata nel cronoprogramma (allegato 3 dell’A.Q.) per l’avanzamento progettuale».
«Il Comune di San Marco dei Cavoti ha approvato il progetto preliminare per la realizzazione della “Bonifica discarica RSU Comune di San Marco dei Cavoti” per un costo complessivo di euro 1.032.913,80 da finanziarsi con risorse del POR Campania».
«A tutt’oggi il Comune di San Marco dei Cavoti è in ritardo nella elaborazione dei progetti definitivo ed esecutivo e nella definizione della gara d’appalto dell’opera in premessa. Lo stesso Comune non ha provveduto ad attivare la procedura del finanziamento a sportello a valere sulle risorse della misura 1.8 del Complemento di Programmazione al POR Campania 2000-2006».
«Tutto ciò premesso, questo RdP informa il Collegio di Vigilanza che il Comune di San Marco dei Cavoti non ha provveduto, nei tempi indicati, alla redazione dei progetti definitivo ed esecutivo e del successivo appalto dell’opera individuata nell’A.Q. con l’ID 674 ed a valere, quale PRUSST “CALIDONE” Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio».
E’ doveroso ricordare che il Piano Regionale di Bonifica – redatto nell’anno 2005 – individuava il sito della discarica come “potenzialmente inquinato”.
Ciò detto, – proseguono nella nota – chiediamo al sig. Sindaco e al Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale di voler fornire ai sottoscritti (e alla popolazione) decorose risposte a quanto sopra riportato.
Vorremmo, altresì, delle serie e convincenti risposte alle richieste di interventi da parte della Comunità locale, in quanto riteniamo che non sia pensabile che la qualità della vita possa ritenersi accettabile laddove tante problematiche restino irrisolte e l’aria sia satura di cattivi odori.
Vorremmo, inoltre, conoscere per quale motivo dalla discarica provengono odori così intensi? Si tratta di un problema attinente la gestione “post-mortem” della discarica stessa o dipendente dalla tipologia dei rifiuti effettivamente in essa conferiti?
Ci permettiamo – concludono – di rammentare che, unitamente al diritto della tutela dell’ambiente e del diritto alla salute, vi è un diritto di ciascuno a vivere in condizioni dignitose.
Ancora una volta assistiamo ad un indecoroso quadro, nel quale le vittime sono i cittadini che chiedono di vivere normalmente nelle loro case e che nulla possono fare se non denunciare, protestare e sollecitare le autorità locali ad effettuare i dovuti controlli ed interventi”.