Valle Vitulanese
Castelpoto, al via la seconda edizione di S(t)uoni

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Emigrati di ieri e di oggi, chi lascia il nostro paese e chi arriva dal profondo sud del mondo, questo il tema della seconda edizione di S(t)uoni, la rassegna culturale promossa dal Comune di Castelpoto l’8, 9 e 10 agosto.
Anche quest’anno, l’evento che rianimerà il centro storico del paese vuole raccontare e rappresentare la Grande Storia nazionale, i grandi rivolgimenti italiani e gli eventi che ne hanno mutato le sorti economiche e culturali, attraverso la narrazione della popolazione indigena e le sue storie di vita personale.
Con il metodo delle interviste e della raccolta sul territorio di suoni e immagini poi rielaborati, si metteranno a confronto le esperienze della generazione più anziana del posto, che lasciava Castelpoto con la valigia di cartone, e quella ultima costretta, oggi, ad emigrare per dare senso ad una laurea.
A differenza di quanto accaduto il secolo scorso, confrontarsi oggi con l’emigrazione non significa solo vivere il dramma della separazione e della lontananza dalla propria terra ma anche essere coinvolti in un sistema migratorio ben più ampio che coinvolge sia la popolazione che lascia il nostro paese sia quella che arriva da un sud ben più profondo e lontano.
La rassegna S(t)uoni prevede tre giorni di attività e di allestimenti scenici sull’argomento: proiezioni, diffusori audio, visite guidate, tavoli di discussione e dibattito, musica serale, possibilità di degustare i prodotti tipici locali.
Ogni pomeriggio sarà possibile essere guidati nella visita del centro longobardo di Castelpoto, e assistere alla proiezione del documentario I’m-migration. La prima parte della serata è dedicata a incontri e dibattiti come quelli previsti giovedì 8 agosto, il primo con i rappresentanti dell’amministrazione comunale che illustreranno il progetto di riqualificazione del centro storico attraverso i fondi della Misura 322 – PSR 2007/2013, il secondo invece con l’autore de ‘Il massacro del Sud’ Antonio Ciano.
Venerdì 9 agosto laboratori di lettura aperti a tutti per raccontare le migrazioni a cura del T.I.C. (Teatro instabile castelpotano). Sabato 10 agosto sarà la volta dello scrittore e paesologo Franco Arminio.
In programma anche tre appuntamenti musicali, la prima sera con Giovanni Nazzaro che con chitarre, sitar, oud ed effetti smembra la forma canzone trasformandola in un ammasso di suoni, di voci, di rumori, che mutano nel fantasma di una musica sperimentale.
Venerdì 9 agosto sarà la volta di Valentina Abbruzzese e Bruno Petretti con lo spettacolo Untitled 2.013 un incontro tra un attore ed una cantante, tra un uomo ed una donna, tra due persone che abitano nello stesso mondo ma che si volgono ad esso in maniera differente. A seguire il travolgente viaggio nelle musiche dell’Est Europa, del sud Italia e dell’America Centrale con il gruppo sannita Ztiklez.
Per la serata finale è in programma il concerto del maestro Erasmo Petringa, polistrumentista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra. Per S(t)uoni il musicista ha creato una performance ad hoc dal titolo CelloFan. Con l’originale mix di violoncello e loop station, si parte dalle tradizioni del Sud Italia, la storia, gli affetti, la musica e passando per l’emigrazione, la discriminazione e l’isolamento si arriva all’adattamento, la scoperta, il jazz, il rock.
Petringa rielabora lo scambio e i contatti con gli altri popoli, incontrati all’estero o venuti in Italia a cercare fortuna, regalando un concerto che è al tempo stesso di grande innovazione e rispetto per le tradizioni.
Erasmo Petringa ha iniziato la sua carriera nell’epoca d’oro del rock italiano, si dedica ora allo studio della musica popolare, passando per il mandoloncello, la chitarra battente ed il calascione, sino a spingersi in profondità nei territori della musica mediterranea con l’oud, strumento tipico della cultura araba. Vanta collaborazioni con Claudio Baglioni, Eugenio ed Edoardo Bennato, Enzo Gragnaniello, Dario Fo, Maurizio Scaparro, Concetta e Beppe Barra e tanti altri.