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Le proposte di Unimpresa per rimettere in moto l’economia locale e l’occupazione

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“Per rimettere in moto economia ed occupazione è necessaria la collaborazione di tutti. La recessione in atto inevitabilmente comporterà il protrarsi della cassa integrazione, il fallimento delle aziende più deboli e la cancellazione di migliaia di posti di lavoro anche nella nostra provincia, che sopporta una situazione non dissimile dalle altre provincie della Campania”.
Ad affermarlo in una nota è Ignazio Catauro di Unimpresa Benevento e consigliere della Camera di Commercio sannita.
“Le conseguenze della crisi – spiega Catauro – sono note da tempo, e c’è ormai una consapevolezza diffusa delle azioni necessarie per determinare una inversione di tendenza efficace e duratura: azioni tanto più urgenti perché il percorso di uscita dalla crisi sarà ancora lungo e complicato”.
Questo stato di cose – aggiunge – impone di agire su determinate leve di sostegno reale alle imprese, soprattutto quelle che investono sull’innovazione e la produttività, attraverso incentivi fiscali mirati.
Il pagamento alle imprese dei crediti maturati nei confronti della pubblica amministrazione, la riduzione dei tassi di interesse, la riapertura delle linee di credito a imprese e privati, la riduzione dei costi dell’energia, la semplificazione della burocrazia, il varo di politiche a sostegno dei settori a maggior impiego di manodopera sono alcuni esempi di ciò che serve in particolare alla provincia di Benevento.
È necessario quindi – continua Catauro – andare oltre l’elencazione dei dati sulla crisi e concentrarsi sulle cose da fare per attrarre imprenditori e capitali nel nostro territorio, perché non arriveranno per decreto, ma solo se sapremo mettere a disposizione aree, infrastrutture e un sistema sociale e di governance efficace e coeso.
La valorizzazione di tutti gli asset strategici come le eccellenze del nostro agroalimentare, la straordinarietà di un territorio tra i più intatti della Penisola, un tessuto artigianale ancora in grado di dare risposte convincenti, assumendo con coraggio scelte quali ad esempio: insistere sull’avvio dei lavori per la strada di collegamento Benevento-Caianiello, insistere ed accelerare sulla definizione del tracciato dell’Alta Capacità Napoli-Bari, e avviare seriamente e con convinzione un vero progetto per la creazione di reti “intelligenti” nel territorio provinciale.
Ma non basta, bisogna riprogrammare la presenza industriale sul territorio tenendo conto della facilità di accesso da queste aree alla rete della mobilità e della banda larga.
Bisogna affrontare il nodo della crisi dell’edilizia sostenendo il finanziamento di leggi speciali, incentivando la riqualificazione energetica degli edifici. Come pure, è necessario rimettere nel circuito degli affitti “sociali” il patrimonio delle case invendute.
Comuni, Provincia e Regione debbono poter alienare l’ingente patrimonio immobiliare, e destinare i proventi ad altre opere pubbliche necessarie a rendere sempre più attrattivo e competitivo il territorio regionale.
Per rimettere in moto l’economia e l’occupazione a Benevento non possiamo aspettarci azioni mirate o miracolose dal Governo nazionale, già alle prese con i problemi giganteschi del Paese e dell’Europa, quanto affidarci all’intelligenza, all’imprenditorialità, alla professionalità degli operatori economici, alla valorizzazione del patrimonio culturale, artistico ed ambientale, al completamento e potenziamento della rete di infrastrutture già presenti o previste nella provincia di Benevento.
Unimpresa Sannio-Irpinia – conclude Catauro – ha su questi temi una propria proposta, che mette a disposizione per il confronto con tutti gli altri portatori di interesse presenti sul territorio, per arrivare ad una sintesi condivisa”.