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Riapertura dell’Enoteca del Sannio: Catauro scrive a Masiello

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In una nota inviata dal Consigliere camerale Ignazio Catauro, presidente Unimpresa Provinciale di Benevento, al presidente della Camera di Commercio di Benevento Gennarino Masiello, al segretario generale Vincenzo Coppola ed al presidente dei revisori dei conti dott. Cosimo Cecere; si chiede una serie di interventi finalizzati alla riapertura dell’Enoteca del Sannio e risposte dettagliate sulle mancate entrate del fitto dei locali di via Federico Torre.
Di seguito la richiesta integrale inviata dal consigliere Catauro.
“Preg.mo Presidente Masiello,
mi pregio comunicarLe che in questi giorni, in merito alla mancata attuazione del protocollo d’intesa della Camera di Commercio di Benevento con la Regione Campania per l’allocazione nei locali di proprietà della Camera di Commercio di Benevento, alla piazza Federico Torre, che ha avuto non poco risalto sui mass-media, sono stato contattato da numerosi imprenditori e titolari di aziende iscritte alla Camera di Commercio di Benevento, oltre che da semplici cittadini per la richiesta di notizie circa la concreta possibilità di rilanciare a Benevento l’Enoteca Sannita.
Tra gli interrogativi più ricorrenti posti dagli interlocutori, riguardano tra l’altro il mancato utilizzo dei locali occupati fino ad alcuni anni fa dal Banco di Roma, per i quali la Camera di Commercio dalla data del rilascio sembrerebbe aver perso per il mancato introito del fitto di locazione, circa 500.000 euro.
La impossibilità a dare risposte coerenti e concrete a queste sollecitazioni, impongono per la mia funzione, oltre che per la mia coscienza, di chiedere a Lei quali risposte mi suggerisce di dare a questi cittadini ed imprenditori che adombrano anche una possibilità di danno erariale per questi mancati introiti e per l’inerzia della Regione Campania a rendere fruibile l’Enoteca che potrebbe divenire un fiore all’occhiello per la Camera di Commercio oltre che per tutti gli imprenditori del settore enogastronomico del Sannio beneventano.
Pur avendo esperito una difesa d’ufficio dell’operato della Camera, mi sono tuttavia trovato nella impossibilità di fornire precise e soddisfacenti notizie, poiché da tempo sono in attesa delle delucidazioni e dei chiarimenti in merito richiesti”.