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Forgione (Cisal): “I trasporti urbani ed extraurbani a Benevento sono al collasso”

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“Il sistema del Trasporto Pubblico Locale in Campania ha assunto ormai dimensioni e dinamiche incontrollabili. Il settore “Autobus” è il più colpito, con i posti di lavoro a rischio. L’utilizzo di ammortizzatori sociali come i contratti di solidarietà, non hanno prodotto l’effetto desiderato e l’indotto è in totale agonia”. Ad affermarlo in una nota è Domenico Forgione, segretario confederale provinciale Cisal.
“La città di Benevento, con l’intera provincia, – spiega Forgione – ne risente maggiormente per le due aziende di trasporto di maggior rilievo Amts ed Eav Bus, di cui centinaia di utenti ogni giorno sono costretti a subire disagi.
L’Amts, avente come socio unico il Comune di Benevento, ha un deficit di bilancio che sfiora il fallimento, considerato anche che lo stesso Comune con delibera di Giunta del 23 gennaio 2013, ha introdotto il taglio di un milione di euro ai trasferimenti annuali erogati all’AMTS. È stato rinnovato il CdA, perché quello precedente non è riuscito a sanare il debito, ma la situazione economica è rimasta invariata. I lavoratori, dopo la protesta di qualche settimana addietro a non far circolare gli autobus, oggi con grande senso di responsabilità, pur consapevoli di avere a rischio il proprio stipendio, chiedono quale sarà il futuro dell’azienda che appare molto incerto.
Il primo atto del nuovo CdA – prosegue il sindacalista – è stato l’aumento delle indennità ai suoi componenti senza riflettere se tale atto era opportuno oppure no, visto la situazione debitoria dell’azienda, ma ciò nonostante, l’Amts si accinge a ridefinire un programma di servizio per contenere i costi, chiamando l’ingegnere Peretti, caso vuole è lo stesso professionista, che in un passato recente aveva redatto un Piano Linee Autobus e, nella sua applicazione, risultò un fallimento clamoroso.
Oggi assistiamo al secondo atto della “commedia” con gli stessi attori. “Errare humanum est, perseverare diabolicum”. Se c’è da ridurre i costi riteniamo che, le consulenze, le parcelle ai professionisti, i compensi ai dirigenti molto alti etc… siano frutto di una politica ormai alla deriva e che è il preludio al fallimento totale dell’azienda; inoltre avere due municipalizzate, è deleterio e costoso per il comune di Benevento, la logica impone una soluzione utile che è l’accorpamento in un unica municipalizzata sia dell’Asia che dell’Amts avente un unico e snello CdA.
Eav Bus – continua il segretario Cisal – è stata oggetto di un provvedimento di fallimento il 16 novembre 2012 ed il Tribunale fallimentare di Napoli ha indetto un bando di gara per l’affitto del ramo d’azienda.
“Il piano di ristrutturazione procede secondo quanto programmato” asserisce l’assessore regionale Sergio Vetrella ma, siamo fortemente preoccupati su questa vicenda, in quanto l’Eav srl non sarebbe in grado di partecipare alla gara indetta dalla curatela fallimentare. Qualora la gara dovesse risultare deserta, possono essere tenuti fede gli impegni presi, l’inverno scorso, dai vertici aziendali con i lavoratori ed i sindacati al fine di garantire il risanamento ed il mantenimento dei 1200 posti di lavoro.
Per la CISAL – chiarisce Forgione – è di vitale importanza che l’Eav Bus resti nel settore pubblico, evitando così il pericolo che possa essere facilmente predisposta alla criminalità organizzata. In questi mesi l’Assessore Vetrella e l’Amministratore Unico Polese hanno disatteso gli impegni assunti con le parti sociali e con il Consiglio Regionale, con il risultato che a farne le spese sono i lavoratori e i cittadini a cui è negato un diritto fondamentale, quello alla mobilità.
Su questa vicenda, come su tante altre, la Regione è latitante e immobile mentre a Benevento e provincia aumentano le tensioni ed è seriamente a rischio la coesione sociale, per l’assenza totale di politiche adeguate indirizzate verso l’occupazione e lo sviluppo.
Occorre – conclude – cambiare il modo di fare politica. Riteniamo gravissimo, infine, quello che sta accadendo in Regione Campania, dopo aver utilizzato 10 milioni di euro della collettività per sanare una fetta di debiti pregressi post-fallimento, si rischia di regalare l’EAV BUS ai privati”.