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Verde pubblico, Verdino (Per Capodimonte): “I cittadini del quartiere, esasperati, puliscono e tagliano l’erba”

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“Nel quartiere Capodimonte i cittadini esasperati, delusi e indignati dal comportamento dell’amministrazione comunale, si organizzano autotassandosi per pulire e falciare l’erba alta nelle strade del rione, iniziando da via Viviani”. A comunicarlo in una nota è Giancarlo Verdino del comitato di quartiere “Per Capodimonte”.
“L’amministrazione comunale dopo le innumerevoli rassicurazioni fornite a tutt’oggi, e siamo nel mese di giugno – dichiara Verdino – ancora non ha provveduto ad eliminare l’annoso problema del taglio erba presente non solo nel rione Capodimonte ma nell’intera città.
Erba alta in ogni spazio ha indotto i residenti a organizzarsi, autotassandosi, per provvedere a rendere vivibile e igienici gli spazi antistante le proprie abitazione. All’interno delle fitte boscaglie abbiamo rinvenuto ogni tipo cose di animali e insetti oltre alla scontata presenza di rettili.
Rendere pulite le rotonde agli ingressi della città – aggiunge – non serve a nulla, anzi fanno altro che aumentare il rammarico e peggiorare i giudizi di chi vi entra in città, quando poi si trova l’intera città invasa da erba altissima.
Ci chiediamo, se è possibile, che, a fronte delle elevate tasse che regolarmente versiamo nelle casse comunali non abbiamo il diritto di rivendicare un modo dignitoso del vivere quotidiano.
Ogni forma di servizio dovuto ai cittadini oramai – prosegue Verdino – è demandata alla buona volontà e sacrificio dei residenti della città. Non riusciamo a comprendere di cosa possiamo vantarci in questa città, qual’è il fiore all’occhiello della città, cosa possono invidiarci altre realtà? Registriamo un totale vuoto amministrativo, un totale disinteresse nell’affrontare le questioni ordinarie, un vivere alla giornata lontana dai problemi reali.
Un’amministrazione comunale che non riesce a garantire il minino decoro alla città, trovando forte coesione solo quando si arrovella nelle spartizione politiche di gestione, e intanto la città lentamente muore.
Uno stantio e abusato politichese che mal si coniuga con i tempi attuali, una sorta di lenta agonia politica-amministrativa – conclude Giancarlo Verdino – che si dovrebbe concludere con le dovute dimissioni dell’intera amministrazione comunale, incapace, e lo dicono i fatti, di saper interpretare i reali e concreti bisogni della comunità”.