Salute
Assistenza farmaceutica nel Sannio. Cusano (Federfarma) scrive al prefetto contro i ritardi dell’Asl

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Il presidente di Federfarma Benevento, Tommaso Cusano, ha inviato una lettera al prefetto Ennio Blasco per segnalare e cercare una soluzione alle problematiche relative all’assistenza farmaceutica nel Sannio. Nella missiva si chiede, in particolare, il rispetto della piattaforma di intesa convenuta con i vertici della Asl Benevento nel corso della riunione del 3 aprile scorso presso la Prefettura sannita.
Intesa – spiega Cusano – riguardante l’individuazione di un percorso sostenibile di riduzione dei tempi di pagamento e il cui conseguimento, si da’ atto, è stato reso possibile grazie alla efficace opera di mediazione svolta dallo staff tecnico ddella Prefettura.
Dispiace constatare – aggiunge nella lettera il presidente di Federfarma – che gli impegni tecnico-operativi assunti in quella sede dalla ASL, ad eccezione del pagamento ordinario della sola mensilità corrente di gennaio 2013, non risultano, ad oggi, onorati, essendosi arenati in una inspiegabile strategia dilatoria ed evasiva, caratterizzata, tra l’altro, da un deficit di comunicazione non più tollerabile in relazione alle urgenti questioni da affrontare.
Restano drammaticamente irrisolti – continua Cusano – i nodi relativi all’esecuzione del Decreto n. 35/2013, in ordine al ripianamento delle mensilità impagate al 31/12/2012 (soprattutto alla luce del recente finanziamento regionale straordinario che, nel quadro del “piano dei pagamenti del debito sanitario”, ha stanziato, a favore dell’Asl Bn, ulteriori 10,5 milioni di euro) nonché all’esigenza di ridurre i tempi dei pagamenti correnti.
Secondo quanto riferito da Cusano, i ritardi dei pagamenti in relazione alla spesa farmaceutica registrano il record proprio a Benevento con 180 giorni di attesa rispetto ai 150 di Asl Na1, 120 di Na2 e Na3, 60 di Caserta, 30 di Salerno e 0 di Avellino.
Pertanto, – conclude Cusano – di fronte al trascorrere infruttuoso del tempo che rischia di aggravare i problemi e allontanarne le soluzioni, si confida nell’autorevole intervento del prefetto per scongiurare, in extremis, la deprecabile eventualità che la crisi finanziaria del settore si traduca nel disagio sociale dell’interruzione dell’assistenza farmaceutica o che la vertenza in corso con l’Asl degeneri in un oneroso contenzioso giudiziario”.