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Il figlio di un lavoratore degli ex consorzi a Zarro: “Abbia la decenza del rispetto. Le differenze non sono culturali, ma di vita”

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Fanno ancora discutere le affermazioni rilasciate dal presidente della Samte Giovanni Zarro nella sede occupata del PD. Questa volta ad intervenire è Emilio Spiniello, figlio di un dipendente degli ex consorzi rifiuti. Di seguito la sua lettera.
“Mi piace riproporre una frase molto usata in questo periodo: ‘O sazio nun crere ‘o riuno, come direbbe la mia direttrice. Le parole di Giovanni Zarro, presidente Samte, e lo dico da figlio di un dipendente degli ex Consorzi rifiuti del Sannio, mi hanno alquanto sorpreso negativamente e hanno avuto in me l’effetto di un pugno nello stomaco.
Si fanno tanti bei discorsi, con cui ci si riempie la bocca, proprio quello che ha fatto il protagonista di queste mie considerazioni. Solo chi si trova in una situazione di questo tipo può permettersi di proferir parole altrimenti come tutti, in caso contrario, ci si limita ad una blanda solidarietà oppure ad un finto interessamento.
Ecco cosa succede a chi vive in un mondo parallelo, dove ciò che va fuori dagli schemi della propria esistenza non viene compreso. Con quale pudore e faccia si rivolge in questo modo a dei lavoratori disperati che da tre anni non ricevono un solo euro? Zarro è a conoscenza delle condizioni di vita di queste famiglie? E’ mai stato alla Caritas? gli è mai successo di non poter pagare una bolletta dell’energia elettrica e magari guardare in faccia il proprio figlio sapendo cosa accadrà di lì a poco? Ah no, fortunatamente, avendo una lauta pensione, non deve frequentare certi luoghi o passare tali ‘avventure’.
Almeno si abbia la decenza di avere rispetto per chi subisce e affronta tali tragedie sociali. Non augurerei a nessuno il calvario che stanno patendo queste persone e il senso di smarrimento nella propria vita. Però, forse, servirebbe per qualcuno che dall’alto della propria supponenza e posizione sociale, come l’Egregio Dott.Zarro, non si vergogna di dire certe cose. Io trovo differenze di vita, altro che culturali, come ha detto il presidente Samte. A volte è meglio tacere…”