Valle Caudina
Amministrazioni trasparenti. Campagnuolo (Grande Sud): “Anche Sant’Agata dei Goti applichi la legge”
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“Dal 20 aprile – scrive – data di entrata in vigore del decreto legislativo 33, provvedimento indotto dalla legge anticorruzione 190 del 2012 – la pubblica amministrazione deve pensare alla pubblicazione online di un lungo elenco di informazioni e dati. Le nuove regole sulla trasparenza, infatti, impongono alle amministrazioni pubbliche di predisporre una sezione ad hoc – all’interno dello spazio definito “Amministrazione trasparente” – del proprio sito internet istituzionale dove pubblicare atti, documenti e dati, sulla loro attività e sull’organizzazione: dai costi della politica ai dati essenziali relativi al bilancio e al conto consuntivo; dalle notizie sulle gare pubbliche alle spese del personale con rapporto di lavoro indeterminato o determinato; dalle spese per viaggi e missioni alle situazioni patrimoniali di chiunque rivesta una carica elettiva, ecc.”
Questo è quanto afferma il Coordinatore Provinciale di Benevento, di Grande Sud, Evangelista Campagnuolo, partito che fa capo all’On. Gianfranco Miccichè, Sottosegretario di Stato alla Pubblica Amministrazione e Semplificazione.
“Le informazioni patrimoniali, poi, sono le stesse previste per i parlamentari e devono essere pubblicate entro i tre mesi successivi alla nomina. Si tratta di: proprietà di beni immobili e mobili registrati, quote di partecipazione a società, incarichi di amministratore o sindaco di società, dichiarazione dei redditi, ecc… L’obbligo di fornire queste informazioni si estende anche al coniuge, ai figli e ai parenti (entro il secondo grado se acconsentono). Le dichiarazioni dei redditi e le informazioni sulla condizione patrimoniale, inoltre, devono essere aggiornate annualmente e devono essere pubblicate anche nei tre anni successivi alla scadenza del mandato. Non solo, le informazioni da pubblicare online dovranno essere aggiornate, facilmente accessibili e consultabili e anche riutilizzabili.
Una vera e propria “rivoluzione” culturale, – prosegue Campagnuolo – se applicata integralmente, nel rapporto tra amministratori pubblici e cittadini amministrati. “Rivoluzione” a cui stavolta dovrà attenersi anche l’amministrazione di Sant’Agata de’ Goti, da sempre carente sul tema della trasparenza informatica ,di fatto giorni fa con Fratelli d’Italia e Noi Cittadini per il Sud abbiamo richiesto la trasmissione di tutte le delibere comunali dal mese corrente tramite email, in quanto essa non ha mai applicato integralmente le direttive contenute nella Legge 18 giugno 2009 n. 69: basta “cliccare” sul sito istituzionale per rendersene conto.Inoltre i cittadini hanno la possibilità di chiedere (e ottenere entro trenta giorni) la pubblicazione online degli atti che l’amministrazione non rende conoscibili.
Infatti, a differenza del diritto di accesso sancito dalla legge 241 del 1990, subordinato all’esistenza di un particolare interesse da parte di chi vi fa ricorso, l’accesso civico è privo di vincoli, se non quello di potervi ricorrere solo quando l’amministrazione è inadempiente, ovvero non pubblica sul proprio sito le informazioni che dovrebbe. Per il resto,- conclude Campagnuolo – il nuovo diritto è aperto a tutti, non ha bisogno di motivazioni ed è gratuito (e quindi non necessita di alcuna autorizzazione o password)”.