Sindacati
Vicenda Cmr di Sant’Agata de’ Goti. Si spacca il fronte sindacale: Cgil e Uil contro la Cisl

Ascolta la lettura dell'articolo
Duro intervento di Pompeo Taddeo e Giovanni De Luca, rispettivamente rappresentanti della Cgil FP e della Uil Fpl, contro la Cisl Sanità Privata sul rischio licenziamenti per i lavoratori del Centro Medico Erre di Sant’Agata de’ Goti.
“Fa specie – scrivono – come, in un periodo così intenso di crisi aziendali e occupazionali, che richiedono il massimo impegno e una forte compattezza da parte dei sindacati, in particolar modo di quelli confederali, vi sia, di tanto in tanto, qualche voce emergente che, probabilmente per distrazione, non tiene conto della delicatezza di tale situazione legata alla congiuntura, e del lavoro intenso che fin qui è stato svolto da tutti.
Nello specifico – aggiungono Taddeo e De Luca – ci duole rilevare la situazione creatasi al Centro medico Erre di S. Agata dei Goti, ove diverse unità di lavoratori con diversi profili professionali sono a rischio licenziamento, a cui per l’ appunto CGIL CISL e UIL si sono duramente e unitariamente contrapposte, mantenendo la necessaria compattezza che necessita in momenti così delicati, nel mentre poi il fronte sindacale diventa disunito quando, a mezzo stampa, si cerca di accreditare, ognuno per proprio tornaconto, delle battaglie svolte in maniera unitaria facendole passare per proprie.
Dovendo prendere atto di tale modalità di conduzione di una vertenza, – continuano – i rappresentanti provinciali di CGIL e UIL sanità privata, nel voler scongiurare, nell’ interesse innanzitutto di tutti i lavoratori del CMR, la rottura del fronte sindacale unitario, invitano il rappresentante della CISL Sanità Privata a non “operare su due fronti” ovvero unitamente alle altre sigle confederali quando ci si siede al tavolo delle trattative, per poi rivendicare a mezzo stampa risultati o dichiarazioni d’ intenti in maniera autonoma a scopo di marketing personalistico.
Ci sembra – concludono nella nota – un modo poco trasparente di giocare una partita nella quale sono i lavoratori a pagarne le conseguenze, in specie quelle eventualmente derivanti da una separazione dei tavoli di confronto aziendale, ipotesi che tendiamo a scongiurare facendo leva sulla sensibilità di tutti gli attori sociali coinvolti, e della CISL, da sempre impegnata con serietà e spirito confederale in molti altri tavoli istituzionali e vertenziali aperti sul territorio”.