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POLITICA

Deputati in cerca di un Presidente: eletta Laura Boldrini. M5S granitici su Fico, ma applaudono al suo discorso

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Dopo le tre fumate nere del primo giorno, ricominciano le votazioni per l’elezione del presidente della Camera dei Deputati.

Ore 13.00 Laura Boldrini, con 327 voti, ottiene la maggioranza assoluta e diventa il nuovo presidente della Camera dei Deputati. Roberto Fico, il candidato grillino, resta stabile sui 108 voti. 

Chi è Laura Boldrini – Eletta con Sel nella cicoscrizione Sicilia 2, senza passare per le primarie, la Boldrini, nata a Matera nel 1961, è stata per 14 anni il portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Giornalista e mamma, in questi anni si è in particolare occupata dei flussi di migranti e rifugiati nel Mediterraneo. Ha svolto numerose missioni in luoghi di crisi.

Ore 12.55 Mancano ancora alcune schede da leggere, ma il lungo applauso dell’Aula sugella il via libera alla scelta di PD e Sel.

Ore 12.25 Seconda chiama. Vota la deputata del Pdl Nunzia De Girolamo

Ore 11.35 la votazione è ancora in corso. Si chiama il nome della De Girolamo, ma la deputata pidiellina non si vede. Si passa al secondo nome: Del Basso De Caro. Il deputato del PD sannita prende la scheda dalle mani del commesso, entra nella cabina elettorale di legno e deposita la scheda nell’urna.

Ore 11.11
a Montecitorio inizia la prima chiama della giornata. Di fatto il quarto scrutinio, per il quale è previsto la maggioranza assoluta dei voti, comprese le schede bianche e nulle.

I grillini restano seduti, granitici, nella zona alta e centrale dell’aula di Montecitorio. Si alzano solo per andare a votare il loro candidato, il campano Roberto Fico, che intanto nella giornata di ieri ha raccimolato consensi anche negli altri schieramenti.

Falliti i tentativi di negoziazione con il Movimento 5 stelle, il PD oggi cambia strategia. Dalla scheda bianca si passa al voto. Due i nomi dei Democrat: Laura Boldrini,  esponente di Sel ed ex portavoce della Unhcr in Italia, alla Camera e Piero Grasso, ex procuratore antimafia, al Senato. Nomi di spessore, eccellenti, nuovi, su cui cercare, se non una convergenza dell’ultimo minuto dei consensi grillini, almeno di metterli un pò in crisi.

Il Pdl dovrebbe continuare sulla linea della scheda bianca alla Camera, mentre al Senato propone Schifani.


Eri.Far.

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