Comune di Benevento
Rione Ferrovia, Autonomia Sud chiede la sospensione dei lavori: “Il Quartiere retrocede, ma non si riqualifica”

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La Direzione Federale di Autonomia Sud presieduta dal Coordinatore Cittadino Corrado De Lorenzo e da quello Provinciale Luigi Bocchino ha preso in esame la questione dei lavori al Rione Ferrovia di Benevento ed ha deciso di tenere una assemblea popolare , nell’ultima decade di marzo, per discutere con i cittadini di proposte innovative per il rilancio del quartiere.
“Autonomia Sud – hanno dichiarato Luigi Bocchino e Corrado De Lorenzo – ritiene che i lavori previsti alla zona Ferrovia non miglioreranno la qualità della vita dei cittadini, ed affosseranno definitivamente l’economia del rione di per sé già deficitaria ed agonizzante per la grave crisi che colpisce il nostro Paese.
Il caos, nei prossimi giorni, sarà totale nel quartiere anche per la cronica ed insufficiente dotazione di parcheggi pubblici a servizio della comunità con conseguente intasamento ed invivibilità del viale Principe di Napoli.
La presunta riqualificazione dell’area della Stazione Centrale con la realizzazione, al contrario, di un terminal bus a Santa Colomba distante oltre 5 km., la dice lunga sulla bontà del progetto a realizzarsi: i disagi ai viaggiatori ed ai cittadini saranno notevoli non essendoci contiguità di collegamento, come accade in tutta Italia, tra arrivo alla stazione e partenza degli autobus.
Il quartiere Ferrovia che ha rappresentato nel tempo la storia della città, per lo sviluppo urbano e produttivo dell’ambito d’area rischia di divenire una isola “morta” com’è accaduto venti anni fa per viale Martiri d’Ungheria saccheggiata e depauperata dal miraggio delle famose “tre gallerie”. Anche lì, come accadrà al Rione Ferrovia, il commercio ha dovuto prima attendere anni per la conclusione dei lavori e poi chiudere per desertificazione della zona.
I lavori al Rione Ferrovia – proseguono nella nota – vanno immediatamente sospesi ed inquadrati in un progetto globale di riassetto urbanistico e di trasformazione sociale del quartiere: gli interventi finalizzati, come quello attuale, solo alla spesa pubblica non servono a nulla.
Sul piano politico l’assenza dell’opposizione ne evidenzia in pieno, qualora ce ne fosse stato bisogno, il suo fallimento: la gente, in particolare i giovani, devono diventare di nuovo protagonisti se si vuole davvero cambiare il volto di Benevento contro il malcostume imperante a tutti i livelli e la carenza di progetti innovativi per la città.
La sconfitta di Benevento – concludono De Lorenzo e Bocchino – è figlia della sua classe dirigente attuale dove al dimagrimento dell’economia si accoppia l’incapacità della politica di gestire una fase emergenziale complessa e difficile che sfocia, vedi i risultati elettorali, nella protesta senza limiti”.