Comune di Benevento
Pepe annuncia il piano di sviluppo per Benevento: Zona franca urbana che passa per Alta Capacità e logistica
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Una conferenza stampa per illustrare un piano di sviluppo concreto della città di Benevento.
Presenta così il sindaco Fausto Pepe l’incontro con i giornalisti voluto all’indomani del voto per evitare strumentalizzazioni – precisa e, durante il quale, parla di progetti che stanno per realizzarsi nel capoluogo sannita.
Tre in particolare: la Zona Franca Urbana, il Data Center e l’Alta Capacità. Tutti – per il primo cittadino – s’inseriscono in più ampio quadro.
Un ridisegno che passa per la rigenerazione dei quartieri Libertà e Ferrovia con il riconoscimento della ZFU, ovvero un’area dove chi investe può ottenere benefici e sgravi fiscali da 5 a 10 anni, a cui si collegano il finanziamento di un miliardo e mezzo di euro per l’Alta Capacità che arriva fino a Frasso Telesino e, ultimo tassello, l’investimento del Data Center nell’area logistica di Contrada Olivola per il quale – annuncia Pepe – Poste Italiane ha in questi giorni avviato la gara per l’affidamento degli insediamenti produttivi”.
“Questa – spiega – è la progettualità che abbiamo portato avanti in questi anni che parte per il centro storico che ha avuto un riconoscimento, quello dell’Unesco, e poi con il PIU Europa con i fondi sui quali stiamo investendo nei programmi di riqualificazione dei quartieri e che si arricchisce di queste iniziative che si stanno concretizzando, ovvero la Zona franca urbana che passa attraverso le infrastrutture e la logistica”.
Ma, nel giorno dopo le elezioni politiche, c’è spazio anche per una riflessione sui dati che nella città di Benevento hanno consegnato al Movimento 5 Stelle di Grillo un primato assoluto: quello cioè di primo partito nel capoluogo dopo il Pd e il Pdl.
“E’ evidente – commenta il sindaco Pepe – che bisogna fare i conti con questo non partito che è un movimento e che ha avuto un buon risultato ed ha un po’ condizionato tutto. Ma quello che a me preoccupa adesso è la situazione di ingovernabilità di un Paese che dopo il voto di ieri non si è rafforzato ma indebolito”.