POLITICA
Pengue, Campagnuolo e Petrillo: la ricetta di Grande Sud per il Sannio

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“Disoccupazione, desertificazione industriale, corruzione, fuga di “cervelli”: questa la fotografia del Sannio, oggi. Una terra che vede aprire quotidianamente vertenze per la chiusura di aziende che non reggono la crisi e la mancanza di competitività del territorio. Una terra, dove disoccupazione, illegalità istituzionali, corruzione hanno da tempo minato le radici di questo territorio, che attende il suo riscatto morale e culturale”.
A dichiararlo in una nota sono i tre candidati sanniti di Grande Sud, Raffaele Pengue, Evangelista Campagnuolo e Mauro Petrillo.
“Per troppi anni – spiegano – si è pensato al Sannio come una parte del territorio campano caratterizzata dall’assistenzialismo e dal clientelismo; per troppi anni il centro sinistra, sia a livello regionale che nazionale, ha avallato questa mentalità escludendo il Sannio da politiche di sviluppo, impegnando sul territorio sannita soltanto interventi di carattere assistenziale che, viceversa, ne hanno bloccato le potenzialità.
Una mentalità ed un atteggiamento che non ha reso giustizia al nostro territorio e che certa politica ha avallato facendo ricorso al Sannio solo ed esclusivamente in campagna elettorale per “lucrare” consensi.
Adesso, toccato il fondo, – continiano – si deve trovare la forza e la via per risalire, per uscire dalla crisi e per ritrovare la dignità e la grandezza di un popolo che non è mai stato secondo a nessuno e che, anzi, come la storia ricorda, ha insegnato a tanti altri.
Da questo bisogna ripartire e da una politica capace di rappresentare davvero il Sannio, non soltanto nei talk show televisivi e sui giornali, e di dare forza, attraverso i propri rappresentanti, alle vere esigenze del Sannio, al suo desiderio di riscatto e di crescita. Tutto ciò può trovare nelle prossime elezioni politiche di sabato e domenica prossimi una straordinaria occasione di realizzazione.
Ora, più che mai, – proseguono – occorre mettere in campo politiche che sappiano “contrapporre” agli egoismi del Nord una strategia di sviluppo per il Sud, senza il quale non c’è sviluppo per il Paese. Questa politica è interpretata e potrà essere attuata in Parlamento soltanto da Grande Sud.
Grande Sud – aggiungono Pengue, Campagnuolo e Petrillo – è il progetto politico meridionalista nato da Forza del Sud e dal “patto” tra il Governatore Caldoro e i Governatori delle regioni del centro sud volto a determinare l’agenda politica del Mezzogiorno e a realizzarla con il prossimo Governo e attraverso una nuova classe politica che, alla comodità dei salotti televisivi, preferisca il territorio e che di esso sappia essere fedele interprete.
Questo è Grande Sud: il progetto politico con il quale è possibile dare corpo e anima alla battaglia meridionalista e ritrovare l’orgoglio e il prestigio che il Sud ha sempre rappresentato. Tutto questo è Grande Sud, tutto questo siamo noi, gente sannita, gente del Sud. Ecco perché alle elezioni del 24 e 25 febbraio prossimi – concludono – occorre una grande mobilitazione per dare forza e consenso a questo progetto, che non è il progetto della destra o della sinistra, ma di noi tutti, popolo del Sannio, della Campania e del Mezzogiorno”.