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Associazione “Fuori dal coro”: incontro sui problemi dell’Asl e delle cooperative

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I componenti dell’Associazione “Fuori dal coro” si sono riuniti a seguito dell’invito del Presidente, Giuseppe De Lorenzo, per affrontare la grave situazione in cui versano gli addetti delle coperative che assistono i sofferenti psichici.
“Una situazione drammatica quest’ultima – si legge nella nota – che viene ad aggiungersi a quella dei dipendenti del 118. ll che mette in evidenza, qualora ce ne sia bisogno, lo stato precario in cui versa l’Asl la cui gestione è stata definita “pessima” dal Prefetto Biasco.
In sostanza, – continua l’associazione “Fuori dal coro” – sono 35 i dipendenti che afferiscono a due cooperative: Esserci (15) ed Oltre le mura (20). Questi ultimi non percepiscono lo stipendio addirittura dal mese di maggio dello scorso anno anche se, con l’abnegazione di sempre, quotidianamente, continuano a svolgere il proprio lavoro. Si tratta di ben 35 nuclei familiari che ormai, malgrado le promesse, sistematicamente disattese, non sono più in grado di sopperire allo stato di grave disagio economico in cui si sono venuti a trovare.
Nel corso dell’incontro – prosegue la nota – l’attenzione è stata volutamente soffermata sulla indispensabile funzione che i lavoratori delle due cooperative svolgono onde assistere i sofferenti psichici ospiti nelle varie strutture: Spdc, Dsm, case famiglia, eccetera.
Segnatamente, nello specifico, è stato ribadito che la coperativa Esserci, allo stato, è consorziata con la Modisan sotto la voce ATI (Associazione Temporanea di Impresa). Il che permette di evidenziare – aggiunge l’associazione – che la Modisan sia finita nella ben nota inchiesta che sta interessando appunto l’Asl nei confronti della quale vi è una indagine in atto da parte della magistratura.
Nel corso dell’incontro – conclude la nota – sono stati fatti voti al fine che il Prefetto si renda promotore, così come sta facendo per gli operatori del 118, onde sollecitare l’Asl al pagamento di tutte le spettanze arretrate, mentre gli organi inquirenti amplino le proprie indagini a tutti gli anni in cui le cooperative sono state amministrate partendo da quello della fondazione, il lontano 2003. E si può essere certi che c’è molto, proprio molto, da scoprire”.