Sindacati
Art Sannio, Pagliuca (Uil FP) scrive a Cimitile e Uccelletti: “I dipendenti versano in condizioni disagiate”

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Il segretario responsabile della Uil Fpl di Benevento, Antonio Pagliuca, ha inviato una nota al presidente della provincia, Aniello Cimitile, e al presidente di Sannio Europa, Claudio Uccelletti, denunciando le condizioni disagiate dei dipendenti di Art Sannio Campania, ai quali non sono stati corrisposti gli stipendi di dicembre 2012.
“La Uil Fpl di Benevento – si legge – è costretta, ancora una volta, a evidenziare le condizioni disagiate in cui versano i dipendenti di Art Sannio Campania, in distacco presso Sannio Europa. A questi lavoratori non sono state corrisposte, tanto per cambiare, le spettanze dello scorso dicembre 2012.
Inoltre, apprendiamo che dal prossimo marzo 2013 a questi lavoratori sarà affidata anche una mostra permanente collocata nei locali del museo Arcos. Operazione, quest’ultima, portata a termine senza neanche informare i sindacati di categoria.
Non sta certo alla Uil Fpl ricordare che i dipendenti sono sottoposti a un regime contrattuale che deroga in pejus il contratto collettivo nazionale, esclusivamente per la salvaguardia dei livelli occupazionale e al fine di evitare le procedure di licenziamento collettivo.
In pratica, – aggiunge Pagliuca – la Provincia ha chiesto al sindacato e ai lavoratori di sacrificare parte dei propri diritti, costituzionalmente garantiti, in attesa di una felice risoluzione della questione di Art Sannio Campania. Risoluzione che i sindacati attendono nel silenzio più assordante degli addetti ai lavori.
Riteniamo, quindi, che abbassare il compenso economico, e implementare il carico di lavoro, senza neanche una concertazione sindacale, sia un atto lesivo delle buone prassi in tema di relazioni istituzionali. Ancor peggio è pensare di caricare il personale di ulteriori compiti non retribuiti, o mal ricompensati, al di fuori di un’attenta e ponderata discussione con le parti sociali.
Chiediamo, quindi, – conclude la nota – un incontro urgentissimo per ridiscutere integralmente sull’ultima intesa siglata. Chiediamo, inoltre, l’immediato pagamento delle spettanze arretrate. Se ciò non dovesse accadere, a breve, avvieremo le procedure legali per dichiarare lo sciopero dei lavori e apriremo una vertenza davanti alla magistratura del Lavoro a difesa della dignità dei dipendenti”.