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Fortore

Fortore: l’Asl ridisegna anche la mappa delle ex guardie mediche. Da lunedì nuovo presidio a Castelfranco in Miscano

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A poche ore dall’attivazione del nuovo Psaut (Presidio di Primo Soccorso Territoriale) di San Bartolomeo in Galdo, continua il piano programmato dall’Asl di Benevento in merito alla riorganizzazione dell’emergenza territoriale nel Fortore. Con una nuova delibera dello scorso 8 febbraio, firmata dal direttore generale Michele Rossi e pubblicata questa mattina sull’Albo Pretorio dell’Ente, l’Azienda Sanitaria Locale ha ridisegnato anche la mappa dei presidi di continuità assistenziale (ex guardie mediche) dell’area fortorina.

Da lunedì 18 febbraio, infatti, scomparirà il presidio di San Bartolomeo in Galdo, arricchito già dal nuovo Psaut, e sarà costituito una nuova unità a Castelfranco in Miscano. L’inaugurazione è prevista alle 10:30 di giovedì 14 febbraio nell’aula magna del comune fortorino. Un ritorno sul territorio comunale, quello della guardia medica, dopo 4 anni e 3 mesi: dal 1 novembre 2008, infatti, l’azienda sanitaria di via Oderisio aveva disposto la sospensione delle prestazioni sanitarie nella cittadina sannita. 

Secondo quanto deciso dal direttore generale Rossi, ciò comporterà il trasferimento di cinque unità mediche (tre titolari e due sostituti) da San Bartolomeo in Galdo a Castelfranco in Miscano. La nuova struttura sorgerà in Viale Roma n.5: il sindaco del comune fortorino e candidato Pdl alle prossime elezioni, Antonio Pio Morcone, ha infatti concesso ad uso gratuito alcuni locali comunali per allestire l’ex guardia medica, concedendo anche l’autorizzazione sanitaria per l’utilizzo dell’immobile da parte dell’Asl.

IL PIANO – La decisione del manager Rossi rientra dunque in un ennesimo piano di razionalizzazione delle attività che porterà anche ad una riorganizzazione degli ambiti di competenza: il nuovo presidio di continuità assistenziale di viale Roma si occuperà dalla prossima settimana di fornire servizi sanitari ai cittadini dei comuni di Castelfranco in Miscano e Ginestra degli Schiavoni; i residenti di San Bartolomeo in Galdo, invece, potranno far riferimento all’ex guardia medica di Castelvetere in Val Fortore che conta già 4 medici in servizio.

La delibera di Rossi, in realtà, sancisce solo uno spostamento di 5 unità da un comune all’altro. In termini numerici, non cambia nulla nello scacchiere sanitario dell’entroterra sannita: al primo dicembre 2012, il distretto sanitario del Fortore poteva contare su un numero di 19 medici in servizio nelle ex guardie mediche e 11 dottori sostituti, con cinque unità distribuite tra San Giorgio La Molara, San Marco de’ Cavoti, Castelvetere in Val Fortore, Montefalcone di Val Fortore, Baselice e San Bartolomeo in Galdo.

La questione, però, potrebbe generare ulteriori malumori anche alla luce delle recenti polemiche dopo la chiusura dei due Saut di Ginestra degli Schiavoni e Foiano di Val Fortore.

Le ex guardie mediche sono da sempre presidi fondamentali per i residenti dei territori periferici, in quanto garantiscono sia nelle ore notturne sia nei giorni festivi la continuità dell’assistenza per prestazioni sanitarie con carattere d’urgenza.

Un servizio fondamentale per le piccole comunità – non servite per problemi di distanza dalle strutture ospedaliere – che si occupa quotidianamente di prescrizioni di farmaci, interventi richiesti dall’utenza, proposte di ricovero e certificazione di malattie per i lavoratori nei giorni festivi e prefestivi.

IL PASSATO – La nuova mappa dei presidi fortorini è solo l’ultimo passaggio nel Sannio di una continua e travagliata trasformazione del servizio. Nel 2004, infatti, furono stabiliti dotazione organica e i sei distretti sanitari di Bn1, Bn2, Montesarchio, Telese Terme, Morcone e San Bartolomeo in Galdo.

Questo assetto – che prevede 20 presidi territoriali e 117 medici in servizio nonostante la dotazione della Regione richieda 109 unità – è stato confermato anche nel 2006.

Dal 1 gennaio 2011, però, è iniziato il piano di razionalizzazione con la riduzione a cinque delle sedi distrettuali. Nel corso degli anni anche il numero delle ex guardie mediche ha subito delle variazioni a seguito della sospensione di alcune di esse a causa della inidoneità dei locali. 

Giam.Fel. 

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