Provincia di Benevento
Giornata del Ricordo in memoria delle vittime delle Foibe. Il messaggio del presidente Cimitile

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In un suo messaggio in occasione della “Giornata del Ricordo in memoria delle vittime delle Foibe”, il presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile ne ha sottolineato i suoi profondi significati valoriali ed il suo alto contenuto etico e civile.
“La legge istitutiva (la n. 92 del 2004) – ha detto Cimitile – intende innanzitutto consegnare una testimonianza ed un insegnamento alle generazioni più giovani, che, per loro fortuna, non hanno vissuto la tragedia delle deportazioni dalla regione giuliano-dalmate e del massacro nelle depressioni carsiche di tanti italiani.
La storia del nostro Paese – ha aggiunto Cimitile – è stata influenzata da quei terribili eventi, una coda velenosissima della peraltro spaventosa storia della prima metà del secolo XX. L’Italia non reagì, ha continuato Cimitile, all’eccidio dei connazionali istriani, perpetrato dalle armate comuniste del Maresciallo yugoslavo Tito per un complesso di ragioni: vendetta per la politica aggressiva italiana in epoca fascista ai danni della popolazione di altra etnia; volontà di egemonia politica da parte dei comunisti; pura e semplice voglia di conquista e di rivalsa.
Il silenzio e l’inazione delle nostre Autorità nel secondo dopoguerra fu – ha proseguito Cimitile – dovuto alla “real politik”, alla debolezza del nostro Paese nel mondo diviso in blocchi contrapposti (la “Guerra fredda”) ed è comparabile all’eguale atteggiamento tenuto nei confronti dei responsabili nazisti di tante stragi perpetrate in Italia ai danni di civili inermi al termine del conflitto.
Oggi tale comportamento – ha continuato Cimitile – appare ingiustificabile ed incomprensibile; ma se nei nostri tempi non si può nemmeno pensare di rimuovere le atrocità della Shoah o delle Foibe, che profondamente offendono la nostra sensibilità e confermano il rifiuto della violenza e della intolleranza soprattutto se legate a ragioni politiche, ideologiche, religiose o razziali, ebbene – ha aggiunto Cimitile – è proprio perché la nostra coscienza si è ribellata e ha imposto che il sacrificio orrendo di tanti milioni di individui non può essere stato inutile.
Nonostante la coltre del silenzio che su quei morti si è voluto far calare, nulla – ha concluso Cimitile – potrà cancellare l’urlo di quel dolore ed è dovere di tutti perpetuarne la voce straziata”.