Provincia di Benevento
Scuola di Magistratura. Cataudo (Udeur): “La Provincia chieda i danni al Ministero di Giustizia”

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“La Provincia di Benevento deve portare davanti alla Magistratura il Ministero di Giustizia per chiedere il risarcimento dei danni patiti dalla mancata istituzione nel capoluogo sannita, in violazione dei patti sottoscritti, della Scuola della Magistratura”. E’ quanto ha richiesto il consigliere provinciale Udeur Alfredo Cataudo con una lettera inviata al presidente Cimitile.
Nella missiva il consigliere provinciale ha ricordato che la Provincia di Benevento, in ottemperanza ad un protocollo d’intesa e secondo gli impegni assunti tra le parti in data 24 febbraio 2007 con il Ministero di Giustizia, ha provveduto, a ristrutturare i locali di sua proprietà della ex Caserma “Guidoni” al viale degli Atlantici di Benevento per adeguarlo alle esigenze della nascente Scuola della Magistratura.
“La Provincia, peraltro – ha sottolineato il consigliere Cataudo – sia nel redigere il progetto esecutivo che nel provvedere ai lavori, ha seguito pedissequamente le indicazioni tecniche che provenivano dal Ministero di Giustizia – anche perché questo era espressamente scritto nel protocollo d’intesa. “Pacta sunt servanda”.
Nonostante ciò e sebbene i locali, così come richiesto da Via Arenula in Roma, siano stati per tempo ultimati, siano pronti da anni e siano anche stati presentati ufficialmente alla Stampa in data 22 ottobre 2010, la Scuola – ha aggiunto Cataudo, non è stata aperta e, com’è ormai chiaro anche alle pietre mai più lo sarà”.
“O meglio: la Scuola, ha precisato Catuado, ha avviato inopinatamente le proprie attività, alla presenza addirittura del Capo dello Stato e presidente del Consiglio Superiore della Magistraura, in tutt’altra sede, precisamente a Scandicci nei pressi di Firenze, senza tuttavia che il Ministero abbia ritenuto necessario, ha scritto ancora Cataduno, inviare alcuna spiegazione e/o alcuna notizia formale (anche magari a titolo di semplice, pura cortesia) alla Rocca dei Rettori”.
“La Provincia – ha quindi proseguito Cataudo, ha speso 4,9 milioni di Euro per riattare la Caserma “Guidoni” (nel corpo di fabbrica principale ed in un altro secondario) per le esigenze della Scuola della Magistratura. Lo ha fatto, ha ricordato il consigliere provinciale, anche confidando sulla solenne promessa dell’allora Ministro di Giustizia Angelino Alfano che, in data 11 maggio 2011, venuto a Benevento per un comizio elettorale (corsi e ricorsi storici …) “promise”, insomma diede una pubblica e solenne assicurazione (come riportato dalla Stampa) che: “a Benevento la Scuola della Magistratura rimarrà. Mentre in Campania si combatte una grande guerra contro la camorra qui dobbiamo lasciare un presidio di legalità”.
Il Ministro Alfano – ha proseguito Cataudo – si spinse anche ad indicare il nome del sindaco che avrebbe dovuto tagliare il nastro tricolore del nuovo insediamento. Poiché dunque, sostiene Cataudo, oltre al danno, la Provincia di Benevento ha subìto la pesante beffa di quella “promessa da marinaio”, occorre avviare una immediata azione per il recupero del maltolto.
“E’ appena il caso di far rilevare – ha detto Cataudo – che il riattamento di quei locali è avvenuto sulla base di precise indicazioni ministeriali e perché i locali stessi esplicassero la funzione formativa. E’ evidente che, per qualunque altro scopo gli stessi vogliano essere destinati – visto che la Scuola non verrà più –, si dovrà porre mano ulteriormente al portofogli per le necessarie modfiche”.
Non solo. Cataudo ha fatto rilevare nella sua lettera a Cimitile che occorre richiedere al Ministero anche i danni che il territorio del Sannio nel suo complesso sta patendo per il mancato insediamento della Scuola che avrebbe comportato l’avvio di un imponente numero di servizi (trasporti, logistici, etc.).
E non finisce qua. “Occorre – ha scritto Cataduno – che qualcuno quantifichi anche i danni morali derivanti a tutti i cittadini del Sannio dalle promesse di Alfano e di tutti coloro che, pretendendo di rappresentare in Parlamento il Sannio ed ancora oggi volendolo rappresentare, si sono lanciati in quanto meno incaute dichiarazioni di rassicurazione, finalizzate esclusivamente a cercare di non perdere credibilità agli occhi della pubblica opinione del beneventano. Con risultati, come si è visto, miserrimi”.
E questa è la conclusione di Cataudo: “E’ bene dunque che chi ha sbagliato, prendendo per i fondelli l’istituzione Provincia e i cittadini del Sannio, facendo false promesse, paghi di tasca propria”.