Titerno
Castelvenere, Di Santo: “Piano di razionalizzazione scolastica provinciale? Miraglia, pensaci tu”
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Razionalizzazione scolastica, seguendo le linee guida e i chiarimenti della Regione Campania che antepongono gli interessi degli studenti a quelli dei dirigenti e delle singole amministrazioni, o spartizione ‘geopolitica’ tra le amministrazioni amiche?
Sono questi i dubbi che la nostra amministrazione comunale nutre alla vigilia del varo del nuovo piano scolastico provinciale che sta redigendo l’Assessore provinciale Annachiara Palmieri”.
E’ quanto sostiene il sindaco di Castelvenere Alessandro Di Santo che con delibera di giunta comunale ha proposto per il nuovo piano provinciale di lasciare accorpati l’Istituto Turistico di Faicchio con l’Istituto Alberghiero di Castevenere (a cui affidare eventualmente la dirigenza vantando il doppio del numero di studenti) per un totale di circa 608 studenti, a cui aggiungere gli oltre 160 alunni dell’istituto aberghiero di Colle Sannita, per dare ai ragazzi un percorso di studio omogeneo.
In caso contrario, accorpare allora l’Istituto Alberghiero di Castelvenere con “Le Streghe” di Benevento, di cui un tempo la sede scolastica di Castelvenere era sezione distaccata.
“Tali proposte, messe a verbale nel recente incontro alla Rocca dei Rettori dove sia l’assessore provinciale che il rappresentante dell’Ufficio provinciale scolastico hanno rimarcato che l’aggregazione con Colle Sannita non era possibile per la distanza tra gli istituti – continua il sindaco – trovano riscontro e conforto anche nelle opinioni di autorevoli esponenti del mondo scolastico provinciale Sannita, come l’ex Provveditore agi Studi di Benevento Mario Pedicini, o l’ex Dirigente scolastico dell’IPSSAR “Le Streghe”, Antonio Pietrantonio, nostro cittadino onorario”.
E qui la domanda del sindaco nasce spontanea: la distanza per chi? Per gli studenti che frequenteranno ovviamente l’istituto piu’ vicino alla loro abitazione o le distanze per i docenti e i dirigenti scolastici che, semmai, a giorni alterni, dovrebbero spostarsi nelle varie sedi?
“Dovendo scegliere, – ribadisce Di Santo – noi crediamo che la priorità vada data alle esigenze degli studenti, alla loro formazione. Che senso ha aggregare un istituto alberghiero con un istituto a carattere umanistico o scientifico?
Quali sono le affinità formative? Su queste considerazioni abbiamo basato la nostra delibera di giunta comunale confidando in un piano di razionalizzazione scolastico provinciale che sia avulso da condizionamenti, soprattutto alla vigilia di un voto politico”.
“Per quanto ci riguarda – conclude il sindaco – siamo convinti che la politica prevarra’, che la razionalizzazione sarà ‘geopolitica’ a discapito dei giovani e delle linee programmatiche della stessa Regione Campania”. Di qui un appello all’assessore regionale all’Istruzione della Regione Campania: “Miraglia, pensaci tu”.