CRONACA
Piano Borea: sequestrata di nuovo la discarica di Benevento

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Nella giornata odierna, dopo un lunga vicenda giudiziaria, la discarica di Piano Borea di Benevento è stata nuovamente sottoposta a sequestro dal Nucleo Investigativo del Corpo forestale dello Stato del Comando Provinciale di Benevento in esecuzione di apposito decreto del Tribunale di Benevento – sezione riesame. I fatti risalgono a ben più vecchia data.
Le indagini durate circa 5 anni si erano concluse col sequestro dell’ottobre 2011 ordinato dal Sostituto Procuratore A. Clemente della Procura delle Repubblica di Benevento e messo in atto dal predetto NIPAF.
A tale sequestro l’ASIA e il Comune di Benevento ricorrendo al Tribunale del Riesame avevano ottenuto la restituzione dell’area. Oggetto delle controversie erano le ordinanze contingibili ed urgenti emanate dal Sindaco di Benevento per permettere all’Asia di gestire le vasche per la raccolta della frazione umido e indifferenziata.
Il Nucleo Investigativo ha da sempre contestato la inefficacia delle suddette ordinanze per il mancato rispetto della norma. Difatto, dal 2006 su sito si operava con le predette ordinanze e relative proroghe in contrasto con la normativa vigente. La pubblica accusa ha ritenuto ricorrere in Cassazione al fine di validare quanto ipotizzato dal NIPAF.
La Suprema Corte di Cassazione in data 29.05.2012 ha accolto il ricorso. La sentenza di Cassazione confermando quanto accertato dal Nucleo Investigativo è stata ritrasmessa al Tribunale di Benevento al fine di provvedere agli adempimenti in merito e cosi in data 6.12.2012 lo stesso riesame ha attuato le disposizioni relative disponendo il sequestro delle due vasche gestite dall’ASIA.
Ritiene, infine, il Collegio di non poter consentire all’Asia l’utilizzo delle vasche per la raccolta dei rifiuti in quanto la mancanza di una legittima autorizzazione preclude ab origine la possibilità di svolgimento di tale attività. A seguito di ciò è stato disposto pertanto il sequestro che è stato eseguito dal NIPAF in data odierna notificando agli interessati e agli indagati il decreto dell’Autorità Giudiziaria.