Titerno
Castelvenere, il sindaco: “Assurda la bocciatura della Provincia sul trasferimento dell’istituto alberghiero”
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“Il Comune mette a disposizione gratuitamente nuovi e più ampi locali per l’Istituto Alberghiero, in costante crescita per numero di alunni, e la Provincia di Benevento ‘boccia’ tale scelta approvata, tra l’altro, anche dal consiglio comunale? E’ assurdo e incomprensibile, soprattutto se si considera che prima dell’approvazione in consiglio comunale l’ufficio tecnico del nostro comune e un ingegnere della Provincia avevano effettuato un sopralluogo dal quale era emersa la fattibilità dello spostamento dell’Istituto Alberghiero nel plesso scolastico di via Scavi, che ospita attualemnte le scuole primarie e secondarie di primo grado, e queste ultime nei locali di piazza San Barbato che oggi ospitano la scuola superiore”.
Così il sindaco di Castelvenere, Alessandro Di Santo, replica alla nota pervenuta al municipio con la quale la Provincia di Benevento ha “bocciato” la richiesta dell’amministrazione comunale motivando “che tale scelta di inversione delle sedi va assecondata in quanto non sussistono le condizioni, anche di opportunità, per il trasferimento dell’Istituto dell’Alberghiero presso altra sede”.
“Ricordo a me stesso e al presidente della Provincia Aniello Cimitile – dice il sindaco Di Santo – che sia i locali che attualmente ospitano l’istituto Alberghiero che quelli che abbiamo proposto, come nuova sede per ospitare la scuola superiore, sono di proprietà del comune e che sono messi a disposizione gratuitamente.
Tra l’altro, la nostra scelta della nuova sede che avevamo indicato, era dettata dalla richiesta di ulteriori aule da parte dello stesso Istituto Alberghiero”.
“Allora – continua il primo cittadino – la domanda nasce spontanea: perché si vuole ostacolare la crescita dell’Istituto Alberghiero di Castelvenere che annovera circa 400 studenti contro i 200 di Faicchio, dove ha sede la presidenza? Non sarebbe giusto e oculato, anche perché in democrazia contano i numeri, che la stessa presidenza della scuola superiore fosse finalmente allocata proprio a Castelvenere? O, in ballo, ci sono altri giochi che vorrebbero continuare a vedere la nostra comunità essere ‘feudo’ di comuni piu’ ‘potenti’ politicamente?”.
“Noi non ci arrendiamo – conclude Di Santo – anche perchè crediamo che in democrazia sia giusto e sacrosanto lottare per far prevalere i sani principi e non le logiche di potere o dei partiti. Il presidente Cimitile e il suo assessore Palmieri sappiano, sin d’ora, che continueremo ad ogni livello a lottare per far valere i nostri diritti, quelli che la stessa legge stabilisce quando cita che gli uffici di presidenza di una scuola vanno allocati nel comune che annovera l’istituto con il maggior numero di studenti e non di chi ha ‘santi’ in paradiso”.