CRONACA
Furto di pc al Liceo Rummo. Il Collettivo: “I laboratori erano stati preventivamente liberati. In caso contrario li ripagheremo con una colletta”

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Dopo l’articolo pubblicato da Ntr24 in merito al furto dei 15 computer al Liceo Scientifico “Rummo” di Benevento e le dichiarazioni rilasciate telefonicamente alla nostra emittente dalla dirigente scolastica Mariateresa Marchese, arriva anche la precisazione del Coordinamento Scuole Occupate in lotta in merito alla vicenda.
“Solo dopo diverse ore – spiegano gli studenti nella nota inviata – la preside del Rummo annuncia che nel prossimo pomeriggio farà denuncia per il furto dei pc. Gli studenti in occupazione questa mattina hanno lasciato libero l’istituto e denunciato l’accaduto tant’è che due studenti hanno deposto in questura”.
“Non si dica quindi – sottolineano – che gli studenti sono scappati via, gli studenti hanno avuto il coraggio di denunciare quanto accaduto. Ma è nelle ricostruzioni che appaiono alcuni elementi poco chiari. Prima dell’occupazione – raccontano gli occupanti – avevamo chiesto al personale di nascondere il materiale di maggior valore, così come è stato fatto con i distributori, questa mattina però al momento della nostra denuncia nessuno sapeva dirci se i pc erano stati tolti o meno da quel laboratorio”.
“Solo dopo diverse ore – spiegano nel comunicato – la preside annuncia la scomparsa e la volontà di denunciare il fatto. Non ci appaiono molto chiare dunque le affermazioni del collegio dei docenti e pur ribadendo la nostra contrarietà a questo tentativo criminale non comprendiamo la posizione di coloro che utilizzano a pretesto un tentativo di furto per screditare la protesta e diffondere il terrore e la paura tra gli studenti. Ci chiediamo tutto quello che sta accedendo è casuale?”
“Siamo convinti – prosegue il Coordinamento Scuole Occupate in lotta – che il laboratorio era stato preventivamente liberato dal personale ma qualora dovesse accertarsi ufficialmente il furto di suddetto materiale il movimento studentesco si assume l’onere di ripagarlo alla scuola attraverso una colletta che verrà fatta in tutte le scuole cittadine. Il movimento studentesco – conclude la nota – è pulito e non si fa intimidire”.