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Scuola: il sostegno del C.S.A. Depistaggio agli studenti in lotta

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Riceviamo e pubblichiamo la nota del C.S.A. Depistaggio, nella quale si esprime il sostegno agli studenti in lotta contro la crisi dell’intero sistema scolastico.
“Dopo le grandi mobilitazioni studentesche del 27 ottobre e del 12, 13 e 14 novembre, tenutesi un po’ in tutta Italia, anche a Benevento sembra che il dissenso e la protesta nei confronti delle politiche di austerity del governo Monti si stia radicalizzando e generalizzando.
Ormai da tempo, infatti, gli studenti medi beneventani hanno deciso di scendere in piazza per contestare gli indiscriminati tagli alla scuola pubblica e all’università e per rivendicare, dinanzi alla negazione del proprio futuro, la tutela dei propri diritti, a partire da quello all’istruzione libera e gratuita.
In piena conformità con le politiche economiche che ci vengono quotidianamente imposte, l’idea di scuola promossa dai tecnici di questo governo è sempre più simile a quella di un’azienda privata che, in base a dinamiche economiche, riconosce diritti fondamentali solo a chi li può pagare in un contesto di pura competizione.
In piena contrapposizione a tali logiche gli studenti si stanno riappropriando, anche mediante pratiche di occupazione, di ciò che gli appartiene, della scuola quale luogo di crescita personale e di aggregazione sociale.
Non ci troviamo più di fronte a contestazioni che hanno un carattere specifico, puramente “scolastico”. La crisi finanziaria ed economica, nel suo complesso, ha oramai invaso tutti i campi, e dispiega i propri effetti nefasti anche su chi fino a questo momento si riteneva appartenere a fasce sociali “protette”, rispetto al “figlio dell’operaio”.
Le proteste degli studenti si inseriscono a pieno titolo all’interno dell’intero sistema in crisi e gli studenti sono in grado di vederne i risultati perchè li vivono sulla loro pelle: trasporti carenti o quasi inesistenti, costi per la scuola oramai proibitivi in termini di libri, edilizia scolastica.
E non a caso gli studenti medi ed universitari sono stati i protagonisti del 12 novembre a Napoli contro il ministro del lavoro Elsa Fornero. Sono stati “choosy” nel protestare. Gli studenti hanno capito e scelto; non serve una lotta fine a se stessa, o meglio non è il momento di lotte “di nicchia”.
Gli studenti stanno rivoltando completamente il vocabolario della politica e dei partiti tradizionali. Non si lasciano più abbindolare da opportunismi politici e dagli interessi personali, ma propongono un modello diverso che parte dal basso, riparte da se stessi, dai propri bisogni.
Il C.S.A. Depistaggio sostiene l’opposizione degli studenti nella convinzione che tale mobilitazione, per quanto difficile ed oggetto di repressione sia fisica che mediatica, sia l’unica strada in grado di restituirci ciò che ci appartiene.
Gli studenti vanno ascoltati sempre, anche quando sono loro a scegliere il terreno del dialogo. Facciamo inoltre appello al senso di responsabilità dei dirigenti e di tutto il sistema scolastico, affinché possano gestire serenamente il confronto, per quanto serrato, con il corpo studentesco e non si lascino andare ad inutili e controproducenti velleità repressive, che potrebbero produrre conseguenze molto dure sulla vita dei ragazzi”.