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Scuola: studenti e docenti annunciano tre giorni di mobilitazione

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Avrà inizio domani la tre giorni di mobilitazione degli studenti e dei docenti contro le proposte di Profumo. Domani 24 Ottobre ci saranno sit-in di un’ora e successivamente assemblee scolastiche di approfondimento. Il 25 Ottobre invece sarà la volta di lezione in strada con i docenti che hanno aderito alla protesta, lungo le piazze del Corso Garibaldi per poi recarci all’Università di Biologia. Infine il 26 Ottobre ci sarà un corteo che partirà da Piazza Risorgimento alle ore 9:00.
“Sebbene ci siano stati numerosi tentativi di mettere a tacere la voce degli studenti – scrivono gli organizzatori della mobilitazione -, i continui attacchi alla scuola pubblica hanno invece sortito l’effetto contrario, convincendoci che unire le nostre forze sia l’unico modo per farci sentire. Da qui l’esigenza di creare un coordinamento di tutti gli studenti in lotta per costruire un percorso condiviso che parta dal basso”.
“Questo percorso – si legge nella nota – si oppone alle direttive imposte dal ddl Aprea che prevede: l’abolizione di qualsiasi spazio democratico all’interno della scuola, introducendo istituzioni manageriali col fine di rendere la scuola più simile a un’azienda che ad un luogo di apprendimento, tale percorso si oppone alla retorica del merito la quale nasconde al suo interno discriminazione e selezione di classe e si oppone, senza compromessi, ai feroci tagli che ci vengono imposti con la spending review.
Il Ministro Profumo fa demagogia usando parole d’ordine come il merito ma dietro alle sue proposte in realtà si cela un sistema scolastico sempre più selettivo e classista, che premia l’individualismo sfrenato, la competizione dell’individuo, formando e plasmando menti e persone passive da immettere sul mercato come classe dirigente o come forza lavoro da sfruttare.
La riforma degli organi collegiali – prosegue la nota – con l’abolizione di consigli di istituto e la possibilità di ingresso di personalità esterne, il portfolio scolastico da conferire alle aziende, il premio migliore dell’anno, le olimpiadi annuali e le tessere del migliore non sono altro che misure rientranti in un progetto complessivo di distruzione dell’attuale sistema scolastico che in base alla Costituzione esiste per formare i cittadini.
Il sistema scolastico che questi signori agognano invece diventa l’officina di menti piegate allo status quo, diventa il luogo che ha il compito non di abbattere le diseguaglianze ma soprattutto quello di cristallizzarle e ratificarle attraverso i premi e il presunto sistema del merito. Il merito di Profumo è una fregatura autentica poichè esso si fonda sul riconoscere le capacità in base ai voti migliori.
Con questo metodo – spiegano gli studenti – è chiaro che alunni che vivono condizioni economiche, sociali, familiari consone hanno maggiori possibilità di emergere rispetto a coloro i quali non hanno condizioni agevoli. Il vero merito si fonda sul riconoscere i miglioramenti che un alunno fa nel suo percorso scolastico, nel verificare i risultati raggiunti dalla propria condizione di partenza.
La scuola che noi vogliamo – conclude la nota – non è e non può essere la scuola della competizione e dell’individualismo sfrenato, poichè come ci insegna il metodo scientifico i più grandi avanzamenti dell’umanità sono avvenuti attraverso percorsi collettivi e condivisi. Le grandi scoperte e i grandi risultati si ottengono cooperando, condividendo, lavorando in squadra, relazionandosi agli altri.
La scuola che noi vogliamo è la scuola dove i risultati si raggiungono tutti insieme e non quella del migliore e dei perdenti. La nostra lotta è quella dei docenti che in questo momento si battono contro l’innalzamento a 24 ore di lavoro senza aumenti salariali. Da domani comincia la mobilitazione unita del mondo della scuola”.