ECONOMIA
L’efficienza energetica come strumento di sviluppo economico. A SUDECONOMY il modello delle Esco
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L’efficienza energetica e la green economy al centro della seconda giornata di SUDECONOMY 2012, la settimana dedicata alle piccole e medio imprese. A Palazzo Paolo V si è discusso delle potenzialità e delle ricadute economico sociali sul territorio dovute all’adozione di un sistema integrato di efficienza energetica.
All’avanguardia in questo settore le Esco, Energy Service Company. “Queste imprese si occupano principalmente di ridurre i consumi energetici, spiega Claudio Ferrari”, presidente nazionale di Federesco.
“Attualmente – commenta Ferrari – in Italia c’è un forte spreco di risorse, le fonti energetiche tradizionali, infatti, vengono utilizzate solo ad un decimo delle loro potenzialità”. Ma la salvaguardia degli ecosistemi è solo un aspetto dell’efficienza energetica, capace di realizzare un indotto economico notevole, in grado di creare oltre un milione e mezzo di nuovi posti di lavoro e un vantaggio economico per le casse dello stato stimato 15miliardi di euro in un decennio.
Nonostante l’importante indotto economico che le Esco sarebbero capaci di mettere in moto, l’efficienza energetica resta ancora una pratica poca diffusa. Le ragioni restano essenzialmente legate alla forte crisi economica e alla conseguente mancanza di fondi da parte degli privati e degli enti pubblici.
Ostacolo che, tuttavia, potrebbe essere risolto attraverso il meccanismo del finanziamento tramite terzi. “Un meccanismo simile al project financing, ma destinato al settore dei servizi”, spiega Giovanni Maraviglia Direttore Generale Esco Italia. Nel corso del dibattito si è parlato anche di tecnologia ed innovazione.
“Nel prossimo futuro – dichiara Luigi Glielmo ordinario di Automatica all’UniSannio – ci attende un sistema integrato di gestione dei consumi energetici, frutto di un mix di conoscenze di ingegneria energetica ed informatica”.