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Sindacati

Regolarizzazione stranieri. Nota della Uil Benevento

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Nota stampa della Uil di Benevento sulla regolarizzazione degli stranieri 2012. “Mentre anche presso la Uil di Benevento, sita alla P.za San Donato n. 2 di Benevento (tel. 0824/42719/21743, prosegue la compilazione delle pratiche di regolarizzazione degli stranieri, con una nota emanata nella giornata di oggi, l’Avvocatura dello Stato, su richiesta del Ministero dell’Interno, si esprime sul cosa debba intendersi per il termine “Organismi Pubblici” citato dal decreto legislativo n. 109/2012, enti chiamati a certificare l’eventuale presenza in Italia dello straniero irregolare prima alla data del 31 dicembre 2011.

Com’è noto è questa una delle condizioni richieste dalla procedura di emersione dei lavoratori stranieri irregolari, procedura iniziata lo scorso 15 settembre e che si concluderà il prossimo 15 ottobre 2012. Come sindacati e Tavolo Nazionale Immigrazione, la UIL aveva chiesto di allargare la casistica di organismi titolati a certificare la presenza in Italia degli stranieri irregolari, ricordando che il pacchetto sicurezza imponeva alla Pubblica Amministrazione di denunciare lo straniero privo di permesso di soggiorno (unica esclusione per medici e insegnanti).

Di conseguenza, sarebbe stato difficile per gli stranieri senza permesso avere da Organismi Pubblici, strettamente intesi, detta certificazione. L’Avvocatura dello Stato sembra concordare con la nostra visione. Scrive infatti che: “trattasi, in parte, di soggetti stranieri, con posizione di irregolarità nel territorio nazionale, e che pertanto difficilmente possono vantare contatti e (quindi) documentazione rilasciata da un’Amministrazione o da un ente pubblici”.

“Pertanto – prosegue l’Avvocatura – la ratio sottesa all’adozione del più ampio termine “organismi pubblici” è proprio quella di includervi anche soggetti, pubblici, privati o municipalizzati che istituzionalmente o per delega svolgono una funzione o un’attribuzione pubblica o per un servizio pubblico”. L’Avvocatura quindi allarga il tipo di documentazione abile ad attestare la presenza in Italia a: certificazione medica proveniente da struttura pubblica; certificato di iscrizione scolastica dei figli del lavoratore; tessere nominative dei mezzi pubblici; certificazioni provenienti dalle forze pubbliche, quali sanzioni stradali, amministrative, multe di ogni genere, ecc.; titolarità di schede telefoniche di operatori italiani (quali Tim, Vodafone, Wind, 3, ecc.; centri di accoglienza e/o ricovero autorizzati o anche religiosi.

L’Avvocatura ammette come prova valida anche la documentazione rilasciata dai consolati stranieri in Italia. Per quanto riguarda il visto Schengen sul passaporto, per chi è entrato in Europa da un Paese diverso dall’Italia, l’Avvocatura dello Stato non lo ritiene di per sé sufficiente a comprovare la presenza in Italia al 31 dicembre 2011 e chiede che quella prova sia accompagnata da una delle altre sopra elencate. Sulla base di questa presa di posizione dell’Avvocatura dello Stato, il Viminale fa sapere che questi criteri saranno adottati nella valutazione delle pratiche.

Il segretario generale della Uil di Benevento, Fioravante Bosco, tiene ad aggiungere: “Un abbonamento al bus, la titolarità di una scheda telefonica, un certificato medico o l’iscrizione scolastica dei figli, multe di ogni genere da quelle stradali a quelle amministrative o un attestato da parte di centri di accoglienza o ricovero autorizzati. Bastano anche questi documenti per dimostrare la presenza in Italia al 31 dicembre 2011 dello straniero, uno fra i requisiti richiesti per la regolarizzazione dei lavoratori immigrati.

A chiarire uno dei punti più contestati da associazioni e sindacati dall’avvio della procedura, lo scorso 15 settembre, è una circolare dell’Avvocatura dello Stato, inviata ai ministeri dell’Interno, Lavoro, Cooperazione ed Economia che avevano chiesto un parere in merito.

Sono soddisfatto della soluzione consigliata dall’Avvocatura poiché risponde esattamente a ciò che la Uil aveva ipotizzato sin dal primo momento”.

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