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Terremoto. Il consigliere Costanzo: “Manca un Piano comunale di Protezione Civile”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera del consigliere comunale di San Marco de’ Cavoti, Domenico Costanzo, in riferimento agli ultimi fenomeni tellurici che hanno riguardato il Sannio e in particolar modo sull’assenza di un Piano Comunale di Protezione Civile. Questo il testo della missiva, nella quale Costanzo ricostruisce anche la vicenda:

“Neppure il terremoto riesce a smuovere l’avversità del Sindaco di San Marco dei Cavoti nei confronti dell’opposizione che si preoccupa di Protezione Civile, per cui continua la storia infinita del Piano Comunale di Protezione Civile… Tutto riconduce al fatto che il Comune ancora non disponga di un “Piano di Protezione Civile”, nonostante il Sindaco medesimo sia stato più volte sollecitato dai consiglieri comunali dell’opposizione.

L’unico strumento a disposizione dell’Ente, in quanto adottato nel marzo 2008 dalla Giunta Municipale, è un “Piano di Emergenza per gli Incendi di Interfaccia”, piano che non è stato mai pubblicizzato e né tantomeno comunicato a buona parte dei soggetti che vi sono compresi e coinvolti con incarichi di responsabilità. Né tale Piano è risultato poi essere aggiornato, nonostante nel tempo vi siano stati pensionamenti o decessi di soggetti di esso facenti parte; e nonostante siano mutati perfino gli scenari relativi ai luoghi individuati quali eventuali centri di raccolta o di accoglienza della popolazione.

In una prima occasione, nel dicembre del 2011, allorché i consiglieri di opposizione fecero convocare un Consiglio Comunale per discutere anche dell’esigenza di un “Piano di protezione Civile”, il Sindaco abbandonò la seduta portandosi dietro l’intero gruppo di maggioranza proprio allorquando doveva iniziare la trattazione dell’argomento, facendo venir meno il numero legale.

Alcuni mesi dopo, il 6 giugno 2012, il gruppo di opposizione riportò in Consiglio la discussione sul “Piano Comunale di Protezione Civile” ed anche in quella occasione il Sindaco, adducendo a giustificazione un improvviso impegno, lasciò la seduta. L’argomento, in quella occasione, fu comunque discusso in quanto gli altri consiglieri presenti restarono al loro posto.

La proposta di dotare il Comune di San Marco dei Cavoti di un “Piano Comunale di Protezione Civile”, pertanto, fu approvata con sette voti favorevoli (i cinque consiglieri di minoranza e due della maggioranza) e cinque astensioni (tutti consiglieri di maggioranza). Da allora e a tutt’oggi, però, né il Sindaco e né l’esecutivo si sono attivati per dare seguito e corso a quanto deciso dal Consiglio Comunale.

Il recente evento sismico tuttora in corso, che ha avuto ad oggi il momento di massima criticità con la scossa delle ore 3.08 del 27 settembre, ha evidenziato tutta l’inefficienza del sistema sicurezza e protezione civile in San Marco dei Cavoti.

Da evidenziare che, lungo tutto il territorio urbano, molte persone spaventate e preoccupate erano uscite precipitosamente dalle case e si erano riversate all’aperto, formando capannelli per strada. A pattugliare le strade del paese, nei momenti e nelle ore successive alla suddetta scossa, erano dapprima alcuni volontari della locale associazione della Misericordia mossisi di propria iniziativa per verificare che non vi fossero persone bisognose d’aiuto; successivamente si vedeva in giro anche un componente dell’esecutivo, l’assessore Pellegrino Cocca.

Dal momento della scossa, però, e fino a mattina inoltrata non veniva attivata alcuna struttura o procedura. Nè si notava la presenza del Sindaco nella situazione in corso. Cosicché il 27 settembre, all’orario di apertura delle scuole, nessuna disposizione veniva comunicata e le attività avevano regolare inizio con quegli alunni, per lo più assonnati per la nottata in bianco, che comunque avevano raggiunto le strutture scolastiche regolarmente aperte. Solo dopo la scossa delle ore 10.26 le scuole venivano allertate dal comandante della locale stazione Carabineri, Maresciallo capo Polito.

E, dopo colloqui intrapresi dai Dirigenti scolastici con l’assessore Pellegrino Cocca, il Sindaco emetteva ordinanza di chiusura delle scuole, con tutti i disagi conseguenti e connessi al dover provvedere anche al prelevamento degli alunni da parte delle famiglie. Questo è quanto è avvenuto a San Marco dei Cavoti il 27 settembre. Cosa sarebbe successo se quella scossa delle ore 10.26 fosse stata di intensità ben più grave?

Successivamente, in apertura del Consiglio Comunale del 29 settembre, il sottoscritto in qualità di Consigliere comunale esternava in maniera forte e decisa al Sindaco tutte le mancanze appena descritte e abbandonava la seduta in segno di protesta.

Al sottoscritto veniva poi riferito che, ad un cittadino presente al Consiglio che chiedeva il motivo della reiterata mancata adozione di un Piano di Protezione Civile dal Comune, dalle parti dell’esecutivo qualcuno abbia risposto: “Così facciamo arrabbiare ancora un po’ il consigliere Costanzo”. Cosa aggiungere di più? Che il Signore ci assista, quantunque arrabbiati!”.

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