Sindacati
Polo Tessile di Airola. I chiarimenti dell’Ugl, Benfil e Tessival Sud
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Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa congiunto dell’Ugl, Benfil Srl e Tessival Sud Srl in liquidazione, in merito alla questione del Polo Tessile di Airola.
“Il 26.09.2012 si è tenuto presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la riunione per l’esame della situazione delle società Benfil Srl e Tessival Sud Srl, entrambe in liquidazione, a cui hanno partecipato le quattro organizzazioni confederali UGL, CGIL, CISL e UIL per la proroga degli ammortizzatori sociali a favore degli attuali 383 lavoratori.
A seguito di tale incontro, la stampa ha sventolato la bandiera della vittoria della triplice come attrice delle pressioni sulle aziende che hanno finalmente accettato di firmare la proroga della cassa integrazione, facendo apparire addirittura assente l’UGL.
È doveroso e giusto chiarire alla stampa e a tutta la collettività che le suddette aziende hanno presentato al Ministero istanza per ricorrere all’utilizzo di un ulteriore periodo di cassa integrazione esclusivamente in virtù dell’impegno assunto nell’accordo firmato solo dall’UGL il 04.09.2012, presso la Regione Campania, con la disponibilità del rappresentante delle società Benfil e Tessival a venire incontro alle esigenze dei lavoratori.
Un accordo che è stato oggetto di polemiche e vicende non piacevoli, basti ricordare il sequestro del liquidatore, le polemiche e contestazioni all’UGL che in certi casi hanno raggiunto i livelli dell’ingiuria e della diffamazione, per un accordo firmato nell’esclusivo interesse dei lavoratori. Eppure quelle stesse persone che hanno tanto contestato l’accordo firmato dall’UGL con le società Benfil e Tessival per la proroga della cassa integrazione e della mobilità, vantano di aver ottenuto con la propria lotta sindacale un proroga che invece è stata possibile solo per il tanto criticato accordo.
Bisogna ricordare che l’UGL, come da relativi comunicati stampa, ha chiarito che l’accordo del 04.09.2012, aveva come finalità “garantire a tutti i lavoratori di fruire di ulteriori periodi di cassa integrazione, che le aziende si sono impegnate a richiedere sino al 31.12.2013, in alternativa alla messa in mobilità dal 01/10/2012” e concedere “più tempo a tutti i soggetti impegnati nella risoluzione della vertenza per attuare tutte le iniziative di cui le parti sociali e le istituzioni provinciali, territoriali, regionali e nazionali stanno discutendo e che ora sembrano avere uno sbocco positivo”.