ECONOMIA
Parco delle 4 acque, Bocchiola (Repower): “Unione tra energia e territorio”
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Sabato 29 settembre al museo Arcos di Benevento ci sarà l’inaugurazione della mostra sul Parco delle 4 acque, promossa dalla Repower, con la collaborazione della Provincia di Benevento e dell’arch. Italo Rota. Attraverso skype abbiamo raggiunto a Milano l’amministratore delegato della Repower Italia, Fabio Bocchiola, per capire in che cosa consiste questo progetto che si realizzarà nella zona della diga di Campolattaro.
“Il Parco delle 4 acque è la ripresa di una filosofia che forse abbiamo abbandonato, quella di associare ad un intervento industriale una valorizzazione del territorio. Vale a dire, non fare un’opera industriale fine a se stessa, ma un’opera che diventi patrimonio di una collettività. In questo caso stiamo parlando di un impianto importante, di 600 megawatt, che prevede un investimento di 700 milioni di euro. Abbiamo ritenuto giusto cogliere questa occasione per lasciare al territorio un legame forte. L’idea è partita dall’analisi del territorio sannita, ricco di storia, di natura e anche di gastronomia. Purtroppo però i grandi flussi turistici evitano quest’area. Quindi creare una meta in più per scoprire questo territorio è l’idea di fondo del progetto.”
In che modo energia e sostenibilità ambientale si combinano per la diga di Campolattaro?
“Qui stiamo parlando di un importante progetto di energia, un po’ particolare, se vogliamo, perchè si tratta di un impianto a pompaggio. Il problema dell’energia elettrica è quello di immagazzinarla. In questo ci viene in aiuto l’acqua, sfruttando la diga che esiste a Campolattaro. L’impatto ambientale non è di rilievo, anzi è molto limitato, perchè non ha immissioni, anche l’acqua è a ciclo chiuso, la prendo, la porto in alto e poi giù. Utilizzando solo 5 milioni di metri cubi di acqua su di un bacino che ne ha 140. Quindi una misura più che tollerabile”.
Perchè una mostra su questo progetto?
“L’idea è quella di coinvolgere una platea il più ampia possibile su questo progetto, facendo vedere anche quali sono i legami con la storia di questo territorio. Sarà così presente alla mostra il mitico dinosauro Ciro, nella sua veste originale e in quella ricostruita. Poi ci saranno diorami che illustreranno le proposte di valorizzazione del territorio. Sono molto soddisfatto e contento di questa iniziativa, frutto di una collaborazione tra un’azienda che è vocata a creare legami con il territorio e la disponibilità al dialogo di tutte le istituzioni che abbiamo trovato nel Sannio, dai sindaci agli enti della provincia. Ci tengo a sottolinearlo, siccome siamo presenti in tutta Italia, vi assicuro che non è così ovunque”.
Erika Farese