POLITICA
Viespoli (Coesione nazionale): “E’ tempo di lavorare a costituente del centrodestra”

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«Quello che succede nel PdL non si capisce se non si prende atto che fu un’intuizione nata sulla base dell’iniziativa dei due leader, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, in un quadro in cui si scommetteva sul bipolarismo se non, addirittura, sul bipartitismo. Quello che accade oggi non è altro che lo strascico della rottura di quelle condizioni originarie».
Lo dice all’Adnkronos Pasquale Viespoli, presidente dei senatori di Coesione nazionale, commentando lo stato del dibattito nel partito di Silvio Berlusconi e Angelino Alfano dove fermenta l’insofferenza dell’anima ex An.
Per Viespoli, «la questione che dovrebbero porsi coloro che dibattono se mantenere l’attuale partito o se dar vita a nuove formazioni è se vogliono certificare il fallimento di quell’esperienza, lasciando sul terreno solo i resti di una sconfitta, oppure se dar vita ad una nuova “Costituente del centrodestra”. Il problema non è di mantenere a tutti i costi una struttura, ma come dare ad essa un nuovo senso. Perché solo se hai “senso” puoi ottenere il consenso».
Il capogruppo di Coesione Nazionale, che ha vissuto l’apporto dato dalla destra missina e da An alla costruzione del centrodestra italiano, ricorda che «nel ’94 la Destra rappresentò un valore aggiunto in termini di consenso e di credibilità democratica grazie a valori di legalità, non compromissione con la prima Repubblica, una certa visione dello Stato e dell’Europa.
Nella situazione attuale non ha senso puntare alla “conservazione della specie”. Casomai, ci vuole un colpo d’ala capace di dar vita, appunto, ad una “costituente” non solo del PdL ma dell’intero, nuovo centrodestra italiano».