POLITICA
Forza Nuova, sabato 15 settembre gazebo contro la crisi economica in piazza Risorgimento

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Sabato 15 settembre, dalle ore 17.00, alle ore 20.30, sarà allestito, in Piazza Risorgimento, un gazebo per un volantinaggio contro la crisi economica. A comunicarlo è Andrea Caporaso, responsabile provinciale di Forza Nuova.
Scopo della manifestazione – si legge nella nota – è informare la cittadinanza sulla iniquità, oltreché dannosità della “cura Monti”, che ha come unico scopo tutelare i “poteri forti” ai quali lo stesso appartiene.
Nulla hanno fatto i partiti, attualmente in Parlamento, – continua il comunicato – per stigmatizzare e condannare l’inopportunità di tanto rigore, del tutto dannoso per un rilancio dell’economia italiana, sempre più stagnante e gravata da un peso, quello delle ulteriori ingiuste tasse, poste dall’attuale governo, illegittimo, antidemocratico e antipopolare! Forza Nuova ritiene, che, complice del crollo economico del Paese è questa classe politica, che mai ha mostrato interesse nel risolvere una situazione gravissima, che ha portato l’Italia, a causa del suo enorme debito, direttamente nelle mani delle lobbies finanziarie.
Il rilancio – prosegue Caporaso – deve passare attraverso un’unica via, quella della rivoluzione italiana, che prevede, con un colpo di reni del popolo e della intera nazione, di sganciarci dal servilismo e riprenderci la sovranità nazionale, attraverso il ritorno alla produzione in Italia, mediante una riqualificazione del lavoro e con forti e mirati sostentamenti al “made in Italy”.
Vogliamo – continua – che lo Stato ritorni a battere moneta, perché l’attuale sistema usuraio di emissione crea debito fin dalla fonte. Vogliamo un azzeramento della classe politica. Gli attuali partiti, in una situazione economica grave, hanno demandato al potere finanziario il governo della Nazione, nominando un proprio uomo, Mario Monti, che facesse unicamente i loro interessi.
Oggi, invece, in vista delle elezioni – conclude la nota – ritornano a far sentire la loro “stridula voce”, non per tutelare il popolo e l’intera nazione, ma soltanto per garantirsi la poltrona da decine di migliaia di euro al mese.