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Carcere di Capodimonte, incontro tra Schipani (Io x Benevento) e la direttrice Palma

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A seguito di alcune richieste di concittadini detenuti negli istituti penitenziari fuori Benevento che sono giunte presso l’associazione “Io X Benevento”, questa mattina, il presidente del sodalizio, Giuseppe Schipani, ha incontrato la direttrice della Casa Circondariale di Benevento, Maria Luisa Palma.
I detenuti hanno chiesto al presidente dell’associazione di intervenire in relazione a due problemi molto rilevanti quali il sovraffollamento delle carceri e il reddito basso dei loro familiari.
Nel dialogo con Schipani, infatti, alcuni hanno denunciato che sono costretti a scontare la loro pena in una cella con altre otto persone; altri hanno segnalato i notevoli disagi che subiscono i loro familiari, spesso con reddito zero o molto basso, per andarli a trovare fuori regione (Puglia, Sardegna, Sicilia, etc.).
Schipani ha chiesto delle informazioni alla Direttrice per cercare di capire in che modo poterli aiutare. Il presidente ha avuto modo, altresì, di prendere atto di un ambiente igienicamente molto pulito, con un personale penitenziario professionale e umanamente molto cortese e premuroso.
La Direttrice Palma – si legge nella nota – si è mostrata gentile e disponibile ad affrontare le questioni poste da Schipani ed ha fornito delle delucidazioni precise: premesso che i trasferimenti sono di competenza del DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria), quindi vengono stabiliti dal Ministero della Giustizia, e in alcuni casi dal Provveditorato Regionale, la Casa Circondariale di Benevento è un Istituto definito A.S., ovvero di Alta Sicurezza, che non può ospitare detenuti che devono scontare pene per reati comuni.
Il carcere – prosegue il comunicato – dispone di una piccola sezione che ospita detenuti in attesa di giudizio e che successivamente vengono trasferiti su disposizioni del DAP.
L’associazione, dunque, si farà carico di sensibilizzare gli organi competenti e, attraverso una adeguata ed esaustiva documentazione che accerti le reali condizioni di disagio economico familiare, chiedere l’eventuale trasferimento dei propri concittadini in un carcere della Campania deputato ad ospitare detenuti che devono scontare pene per reati comuni.