POLITICA
Cimitile e l’auto blu. Pengue (Grande Sud): “Ha perso il buon gusto di tacere ed evitare scivolate”

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Suscita ancora polemiche la notizia, pubblicata qualche giorno fa da “Il Sannio Quotidiano”, sull’utilizzo dell’auto blu per andare al mare da parte del presidente della provincia di Benevento, Cimitile.
Ad intervenire è Raffaele Pengue, coordinatore Valle Telesina “Grande Sud”che scrive: “In Italia, si sa, ci sono troppe auto blu pagate dai contribuenti. I più radicali direbbero che ne basterebbero poche decine, da riservare alle più alte cariche dello Stato; gli altri, politici, pubblici amministratori, governatori, sindaci, presidenti di provincia e così via, in taxi, in treno, con la propria auto, a proprie spese.
Un eccesso giacobino, forse: ma indubbiamente causato da quello opposto e tuttora in essere nel nostro paese, cioè l’esagerazione di un privilegio da parte di quella che oggi viene comunemente definita “casta”. Beh, direbbero sempre i più radicali, forse dovremmo sforzarci di compatirli: la macchina blu è uno status, può servire per andare al supermercato così come per le vacanze, per questo la tengono stretta; in fondo trascorrere gli anni del proprio mandato a bordo di una fiammante auto di rappresentanza, dotata di tutti i comfort, ma propri di tutti, e poi ritrovarsi in treno oppure su una misera macchinetta dell’amministrazione pubblica, magari una vecchia Panda senz’aria condizionata, deve essere un’esperienza che il povero e sensibile amministratore pubblico proprio non potrebbe sopportare.
Ma una soluzione alla problematica c’è – secondo Pengue- semplicemente l’amministratore pubblico tolga il disturbo oppure cambi mestiere, così non avrà più il problema di far dipendere la propria mobilità su prestigiose vetture da Pantalone che, fino a oggi, ha sempre pagato lauti privilegi e spese folli.
Nulla nel nostro paese è più immutabile dello status di privilegiato. Solo così può spiegarsi anche l’ostinazione, per certi versi poco elegante, del presidente della Provincia di Benevento Cimitile (in questi giorni di agosto impegnato a difendere la propria poltrona, pronto a tutto, pur di non scomparire, persino a stravolgere l’atlante geografico, tentando, inutilmente, di acquisire nuovi Comuni dalle province confinanti, perché, in pratica si possono fare tutti gli accorpamenti che si vogliono; ma, ai fini dell’esistenza delle Province, vale sempre la situazione maturatasi al 24 luglio scorso), arrivato ad affermare di avere usato l’auto blu a sua disposizione (dopo essere stato “scoperto” dalla stampa locale) per recarsi in vacanza, perché aveva “perso” il treno.
Nessuno stupore – prosegue Pengue- nella sua risposta, solo presa d’atto: ecco la casta, ecco un amministratore pubblico che ha perso anche il buon gusto di tacere o di evitare certe scivolate. Quando, invece, il paese intero è chiamato a sacrifici inimmaginabili, con riduzioni di stipendi, aumenti di tasse, piroette delle famiglie per far quadrare i conti”.