Generica
Una discarica a cielo aperto nascosta tra la vegetazione. Il degrado di via Nuzzolo e del “PalaParente”
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Un viale alberato, un impianto sportivo ed una scuola a due passi dalla stazione centrale di Benevento. Un quadro perfetto di una città modello che unisce in uno spazio ristretto istruzione, sport e civiltà, anche in un quartiere che qualcuno potrebbe definire periferico.
A spezzare questo incantesimo beneventano, però, ci pensa sempre lei: l’inciviltà con la sua immensa schiera di Inzivados. Esempio lampante è il viale alberato che conduce al palazzetto dello sport “Mario Parente”. Una stradina di soli 50 metri che nasconde, tra la fitta vegetazione, una discarica a cielo aperto. Nel piccolo boschetto, al riparo da occhi indiscreti, si ammassano tra le piante e le foglie rifiuti di ogni sorta: teli in pvc, resti di materiale organico, bottiglie di vetro, lattine di plastica.
Un quadro desolante che addirittura peggiora quando dal “Mario Parente” le telecamere si spostano in via Cosimo Nuzzolo, la strada parallela al viale alberato che conduce all’impianto sportivo. Lì la situazione degenera, i rifiuti aumentano di numero ed invadono anche la stretta carreggiata.
Immancabili appaiono anche alcuni copertoni di automobili, insieme ad un lavandino rotto. A far riflettere e peggiorare la situazione, è il fatto che la discarica si trova a due metri dal cancello di una scuola, l’I.T.C. “Salvatore Rampone”, e da alcuni condomini. Studenti e cittadini, quindi, sono costretti a convivere, al limite dell’igiene, con una situazione di degrado totale e con animali ed insetti che proliferano tra la vegetazione.